23 Oct, 2025 - 11:33

Per Travaglio (nonostante la Cassazione) Berlusconi resta sempre un mafioso

Per Travaglio (nonostante la Cassazione) Berlusconi resta sempre un mafioso

La Cassazione chi vuole prendere in giro? Libera di sentenziare che la coppia Berlusconi-Dell'Utri non ha avuto rapporti con la mafia. Liberi gli italiani e i giornaloni di crederci. Ma lui non si fa prendere per i fondelli. Come l'ultimo giapponese, Marco Travaglio resiste sul fronte antiberlusconiano. 

Il Cavaliere non può non essere mafioso. Anzi: visto che è morto da quasi due anni e mezzo ormai, non può non essere ricordato che come un mafioso.

Travaglio contro Berlusconi (e la Cassazione): per lui, resta un mafioso

Travaglio, che ha costruito la sua carriera giornalistica su Berlusconi, non ha la minima intenzione di mollare nemmeno adesso che il suo antagonista-musa ispiratrice non c'è più: Silvio Berlusconi (Milano, 1936 - Milano, 2023), per lui, è stato, è e sarà un mafioso.

Oggi, all'indomani di una sentenza della Cassazione che dice il contrario, il direttore del Fatto Quotidiano l'ha sentenziato nel suo personale tribunale del popolo prendendosela, per di più, con i suoi colleghi, o sedicenti tali, che, sugli altri giornali, hanno dato risalto alla conclusione cui sono giunti dopo decenni di fango i giudici del Palazzaccio:

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Quanto hanno sofferto per quelle brutte accuse di rapporti con la mafia che pm e giornalisti deviati gli hanno scagliato addosso per 30 anni! Non vedevano l'ora di dire che non era vero niente e finalmente quell'ora è arrivata: la Cassazione ha dato ragione alla Corte d'Appello di Palermo che aveva rigettato la richiesta della Procura di sorvegliare Dell'Utri e sequestrargli i beni

ha scritto Travaglio. Lo immaginiamo, mentre accanto al computer sistemava una bella scatola di Maalox.

Le motivazioni della sentenza del "tribunale del popolo", giudice Travaglio

Ma tant'è: c'è tribunale e tribunale. Quello previsto dalle leggi e dal codice, la Cassazione, ha dato ragione a Berlusconi. Quello del popolo di Travaglio, invece, continua a dargli torto: continua a ritenerlo un mafioso. Con queste motivazioni:

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Secondo i pm, Berlusconi riempiva di soldi Dell'Utri per pagare il suo silenzio sui rapporti con la mafia e il riciclaggio. La Cassazione conferma la Corte d'Appello (anche se non si sa ancora con quali motivazioni): non ci sono prove di riciclaggio di soldi mafiosi nelle aziende berlusconiane né di reati mafiosi da parte di Berlusconi. Un'ovvietà: altrimenti B. sarebbe stato condannato per riciclaggio e concorso esterno, invece fu archiviato perché quei rapporti B li intratteneva e li sfruttava da par suo, ma da utilizzatore finale li faceva gestire a Dell'Utri

Come hanno fatto a non capirlo i giudici (veri) rimane un mistero. 

Ma, ricapitolando: Berlusconi è colpevole, per il tribunale del popolo presieduto da Travaglio, anche se è stato bravo a non farsi mai trovare con le mani nel sacco. Il Cavaliere è colpevole anche senza prove, con la formula del tribunale del popolo "utilizzatore finale", la new "non poteva non sapere". 

In ogni caso: che per il giudice Travaglio, Berlusconi sia stato un mafioso lo prova una sentenza, questa volta vera. Ma a carico di Dell'Utri:

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La Cassazione lo condannò a sette anni per concorso esterno per l'accordo di reciproco interesse concluso nel 1974 tra Cosa Nostra, rappresentata dai boss Bontade e Teresi, e l'imprenditore Berlusconi...grazie alla mediazione di Dell'Utri...In cambio della protezione assicurata, Silvio Berlusconi iniziò a corrispondere, a partire dal 1974, agli esponenti di Cosa Nostra, per il tramite di Dell'Utri, cospicue somme di denaro...sino al 1992, l'anno delle stragi di Capaci e via D'Amelio

ha sottolineato Travaglio gettando nuovamente un'altra, inquietante ombra sui mandanti delle stragi.

In ogni caso, la conclusione riguardo all'imputato (in vita e in morte) Berlusconi Silvio, è stata questa:

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Corriere, Repubblica, Stampa, Giornale, Libero e Foglio, dopo tante atroci sofferenze, fanno dire alla Cassazione ciò che non ha mai detto (né poteva dire, avendo già accertato l'opposto): e cioè che Berlusconi non aveva rapporti con la mafia. Si limitò a finanziarla per 28 anni in comode rate semestrali tramite Dell'Utri in cambio di favori. Che brava persona...

Così è, se pare al tribunale del popolo presieduto da Travaglio. 

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