La zona di comfort non è altro che quel luogo mentale in cui ci sentiamo più sicuri, protetti e prevedibili. È una zona comoda e rassicurante che spesso però limita le possibilità di crescita e sviluppo personale. Uscire dalla zona di comfort significa affrontare l’ignoto, mettersi in gioco, mettere alla prova le proprie capacità e scoprire risorse che nemmeno si immaginavano di avere.
Rimanere sempre nello stesso schema, nella stessa routine e nelle stesse sicurezze personali può dare certezze nel breve termine, ma nel lungo termine rischia di bloccare l’apprendimento, l’apertura a nuove possibilità e la realizzazione dei propri obiettivi. Chi evita il cambiamento tende a rinunciare a nuove opportunità, limitando il potenziale di carriera e sviluppo personale.
La psicologia insegna che l’essere umano è naturalmente incline alla routine, perché riduce ansia e stress. Tuttavia, affrontare piccole sfide quotidiane, anche solo cambiando abitudini o modalità di lavoro, abitua gradualmente a gestire l’insicurezza e a sviluppare resilienza. Molto spesso, farsi aiutare da un professionista, può essere un aiuto concreto e stabile che può aiutare ad uscire da uno spazio familiare, caldo e accogliente cerando di cambiare la propria vita.
Uscire dalla zona di comfort non significa stravolgere la propria vita dall’oggi al domani. Si tratta di piccoli passi consapevoli, che nel tempo producono grandi risultati. Alcune strategie efficaci possono essere:
Affrontare l’ignoto porta numerosi vantaggi: maggiore autostima, capacità di adattamento e creatività più vivace. Chi impara a spingersi oltre i propri limiti scopre nuove passioni, nuove abilità e spesso raggiunge traguardi che sembravano irraggiungibili. La zona di comfort resta un luogo sicuro, ma la vita vera e ricca di esperienze si trova appena oltre i suoi confini.
A cura di Carlotta Lucon