28 Oct, 2025 - 15:30

20ª Festa del Cinema di Roma: l'edizione del cinema tiepido

20ª Festa del Cinema di Roma: l'edizione del cinema tiepido

Come ogni anno, anche questo ottobre, presso l’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone, si è tenuta la Festa del Cinema di Roma, alla quale ho partecipato personalmente come giornalista accreditata. La 20ª edizione ha avuto inizio mercoledì 15 ottobre 2025 con la cerimonia d’apertura, presentata dalla conduttrice Ema Stokholma (pseudonimo di Morwenn Moguerou), e seguita dalla proiezione del film La Vita Va Così, ambientato in Sardegna, del regista Riccardo Milani, con Diego Abatantuono, Virginia Raffaele, Aldo Baglio e Geppi Cucciari. Anche se il lungometraggio che ha aperto ufficialmente le danze, alle 8.45 dello stesso mercoledì, con lo spettacolo riservato alla stampa tenutosi nella sala Borgna, è stato Eddington del cineasta statunitense Ari Aster, già presentato lo scorso maggio al 78º Festival di Cannes.

Sono quasi 200 i film, le serie e i documentari, nazionali e internazionali, che si sono intervallati nella fitta programmazione giornaliera della Festa, durata ben undici giorni, fra numerose rassegne stampa e sfilate di attori e registi sul Red Carpet. Inoltre, in occasione del decimo anno dall’uscita di Non Essere Cattivo, la pellicola drammatica firmata da Claudio Caligari, nel pomeriggio di sabato 18 ottobre c’è stata una proiezione straordinaria del film con la presenza del cast in sala.

Sabato 25 ottobre alle 17:00, in sala Petrassi, un giorno prima della conclusione del Festival, la presentatrice Ema Stokholma, insieme ai membri della giuria, alla presenza del sindaco capitolino Roberto Gualtieri, ha annunciato i vincitori per ogni categoria: 

Miglior Film (Concorso Progressive Cinema): Left‑Handed Girl di Shih‑Ching Tsou;

Gran Premio della Giuria: Nino di Pauline Loquès;

Miglior Regia: Wang Tong per Wild Nights, Tamed Beasts;

Migliore Sceneggiatura: Alireza Khatami per The Things You Kill;

Premio “Monica Vitti” – Migliore Attrice: Jasmine Trinca per Gli Occhi degli Altri;

Premio “Vittorio Gassman” – Migliore Attore: Anson Boon per Good Boy;

Premio Speciale della Giuria: al cast di 40 Secondi di Vincenzo Alfieri;

Premio Miglior Documentario: Cuba & Alaska di Yegor Troyanovsky;

Premio del Pubblico “Terna”: Roberto Rossellini – Più di una vita di Ilaria de Laurentiis, Andrea Paolo Massara e Raffaele Brunetti;

Riconoscimenti alla carriera e speciali:
Industry Lifetime Achievement Award a Lord David Puttnam;

Premio alla Carriera a Richard Linklater;

Premio alla Carriera a Jafar Panahi;

Premio Master of Film a Edgar Reitz;

Premio Progressive alla Carriera a Nia DaCosta;

Premio Lazio Terra di Cinema della Regione Lazio a Can Yaman.

Purtroppo per me questa è stata l’edizione del cinema “tiepido” perché, fatta eccezione per qualche pellicola come Deux Pianos, Die My Love, La Camera di Consiglio,
Left‑Handed Girl e pochi altri, non ho assistito a opere di ampio spessore a livello emotivo. Ho visto diversi lungometraggi piacevoli, gradevoli, d’intrattenimento, ma nulla di davvero incisivo. Altri, invece, li ho reputati particolarmente scarsi, come Fuori la Verità e Gli Occhi degli Altri; anche se di quest’ultimo non posso non menzionare la grandissima prova attoriale di Jasmine Trinca.

Invece, una cosa che non ho apprezzato affatto dell’organizzazione del Festival è che i controlli antipirateria in sala sono stati effettuati solo durante i film e le serie di produzione italiana, benché fossero previsti per tutti gli spettacoli. L’ho trovata una scorrettezza gratuita e una mancanza di attenzione e rispetto nei riguardi degli altri Paesi che hanno partecipato alla Festa.

Che dire, è stato comunque un piacere e un onore partecipare alla 20ª edizione della Festa del Cinema di Roma come professionista. Con la speranza che l’anno prossimo, se dovessi presenziare ancora, mi saranno strappate più lacrime. 

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