28 Oct, 2025 - 15:27

Chi è Armando Cesaro, il figlio di Giggino 'a purpetta che imbarazza Roberto Fico (e Marco Travaglio)

Chi è Armando Cesaro, il figlio di Giggino 'a purpetta che imbarazza Roberto Fico (e Marco Travaglio)

Lui, tra gli impresentabili, sarebbe il più impresentabile di tutti. Ma in Campania, visto che in occasione delle prossime elezioni regionali si candida con il Campo largo, Roberto Fico, nelle vesti di prete-confessore, e Marco Travaglio, nelle vesti di depositario massimo del pentastellismo puro e duro, hanno trovato già il modo di redimerlo e perdonarlo. 

Lui è Armando Cesaro, il figlio di Giggino 'a purpetta, l'ex presidente della Provincia di Napoli che persino ai comizi litigava con l'italiano; il figlio dell'ex parlamentare di Forza Italia originario di Sant'Antimo, hinterland di Napoli lontanissimo dalle immagini-cartolina, invischiato con i fratelli in una montagna di guai giudiziari.

Ma tant'è: sua culpa, sua culpa, sua maxima culpa. Tutto cambia. La redenzione è cosa fatta.

Del resto, Armando Cesaro è uscito indenne da una indagine che ha coinvolto anche lui, si è staccato da Forza Italia, si è unito a Matteo Renzi, è diventato segretario regionale di Casa Riformista, e può candidarsi senza problemi con chi fino a ieri gridava allo scandalo solo per un avviso di garanzia. E, soprattutto, accusava lui e la sua famiglia di essere collusa con la camorra.

Il Campo largo, in Campania, talvolta diventa il Campo dei Miracoli. Anche se, a ben vedere, un po' di imbarazzo rimane appiccicato nelle parole dei puri e duri del grillismo che fu.

Perché Armando Cesaro imbarazza Fico e Travaglio: di chi è figlio

Armando Cesaro è figlio di Luigi, uno degli uomini che ai tempi della Forza Italia guidata in Campania da Nicola Cosentino (l'ex sottosegretario finito in carcere), ha avuto un exploit per molti inimmaginabile.

Nel 2009, divenne presidente della Provincia di Napoli. Ma quello fu solo il primo dei suoi successi. In breve divenne parlamentare. Ma anche uomo-simbolo per i grillini della casta da eliminare. Della casta di cui vergognarsi.

Proprio Roberto Fico parlava così di lui: facendo riferimento a truppe cammellate e voto di scambio politico-mafioso. Mica pizza e fichi.

E comunque: quando spendeva queste parole sui Cesaros, Roberto Fico aveva ancora i capelli per buona parte corvini. Ora ce l'ha bianchi.

Roberto Fico e Travaglio assolvono dai peccati Cesaro jr

Qualche anno dopo, è curioso notare come Armando Cesaro, figlio di Giggino e delfino di cotanta famiglia, abbia avuto l'assoluzione dal "prete" Roberto Fico e dal "sacerdote assoluto" del pentastellismo, Marco Travaglio.

Le cose sono andate così.

Visto che Fico doveva giustificare davanti ai suoi il fatto di imbarcare anche lui nella coalizione che lo sostiene, ha invitato Cesaro a scrivere su Facebook un post in cui per filo e per segno ripercorresse la sua vita politica.

Nessuna particolare abiura del padre, eh. Ma il minimo indispensabile per levare dall'imbarazzo assoluto Fico, il minimo indispensabile affinché il candidato Governatore potesse dichiarare davanti ai più indignados dei suoi e all'inviato del Fatto Quotidiano:

virgolette
Leggete il post che ha scritto Armando Cesaro, rigo per rigo. Penso che sia un post importante, significativo, anche per il percorso che noi stiamo facendo. Lui non aveva nessun procedimento attuale ed è il segretario regionale di Casa Riformista...

Come dire: questo post, evidentemente concordato, in cui Cesaro ripercorre la sua vita, vale la penitenza di cinque Pater, cinque Salve Regina, dieci Requiem Aeternam. E, in attesa della salvezza eterna, la candidatura nel consiglio regionale della Campania in quota Campo largo.

La biografia - penitenza di Armando Cesaro

E quindi: chi è a 43 anni Armando Cesaro? L'ha scritto lui stesso nel post che gli vale la salvezza terrena: la candidatura con la benedizione di Roberto Fico:

virgolette
La passione per la politica mi è nata da ragazzo. Già al liceo, mentre la grandissima parte dei miei coetanei pensava giustamente a divertirsi, trascorrevo le ore libere a leggere, informarmi, immaginare di contribuire a migliorare il mondo in cui viviamo. Poi è arrivata l’università e l’impegno si è fatto concreto. Ho infatti intrapreso la strada della politica attiva alla Federico II, portando idee, scrivendo programmi, stando tra le persone

Con questo background, Cesaro ha scalato le vette prima dell'organizzazione giovanile di Forza Italia. E, nel 2015, si è candidato alle regionali campane risultando eletto con una valanga di voti. 

Nel 2020, però, travolto da un'inchiesta (e da tanti voltafaccia), scelse di non ricandidarsi:

virgolette
Pendeva su di me un’inchiesta che avrebbe potuto macchiare il mio risultato elettorale del 2015. Perciò decisi di fare un passo di lato perché, per quanto mi riguarda, la legalità non si annuncia, si pratica. Insomma, come raramente si vede sullo scenario politico italiano, anteposi il rispetto per le istituzioni al mio destino personale

Questo però, ha confessato Cesaro, non "bastò ad evitarmi la gogna politica e mediatica". 

In ogni caso: nel 2021, il Tribunale di Napoli Nord lo scagiona da ogni accusa con la formula “il fatto non sussiste”.

Cesaro jr, così, si rimette in corsa. Ma giurando a se stesso che non l'avrebbe più fatto con il centrodestra. 

virgolette
In quell’anno di sofferenza e solitudine avevo maturato la decisione di allontanarmi dal centro del centrodestra. Da chi, appunto, antepone i propri interessi personali a quelli delle persone che deve rappresentare

Nel 2021, allora, dà il suo contributo all'embrione di Campo largo che nasce attorno a Gaetano Manfredi. L'occasione sono le comunali di Napoli:

virgolette
In questa coalizione, che va dalla sinistra a noi, e passa per Partito Democratico, Movimento 5 Stelle e Civici, ho trovato un trasporto unico per la politica sana, concreta, attenta ai più fragili, ai bisognosi ma con una visione contemporanea del lavoro e dell’impresa. Mi sono sentito accolto e penso di aver ricambiato la fiducia

Poi è venuta la volta di Italia Viva. Ora di Casa Riformista.

I cinque punti che Cesaro jr tiene a sottolineare sulla sua vita

E quindi: che non se ne parli più. Armando Cesaro è libero da ogni peccato. E anche se ancora oggi la bibbia del grillismo, il Fatto Quotidiano, segnala imbarazzi sul suo conto, lui, sempre nel post-penitenza che ha scritto, ha tenuto a sottolineare cinque punti:

virgolette
Primo: non faccio l’imprenditore edile, non l’ho mai fatto e mai lo farò. Secondo: non partecipo alla gestione delle aziende della mia famiglia d’origine. Terzo: non abito a Sant’Antimo da un decennio. Quarto: le questioni giudiziarie ancora aperte su alcuni miei familiari non mi riguardano. Quinto: la mia storia politica è fatta di fatica, sudore e rispetto delle istituzioni

Nel vangelo si legge "chi ha orecchie per intendere, intenda". 

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