29 Oct, 2025 - 11:20

Travaglio bombarda Fratelli d'Italia per la multa a Report resuscitando Ro-do-tà

Travaglio bombarda Fratelli d'Italia per la multa a Report resuscitando Ro-do-tà

Ve li ricordate i grillini quando intonavano il coro Ro-do-tà / Ro-do-tà insieme a quello o-ne-stà / o-ne-stà che, qualche anno più tardi, invecchiando male, sarebbe stato scritto dai loro detrattori con l'acca davanti?

Ho-ne-stà! Ho-ne-stà!

Ebbene: oggi Ro-do-tà, vale a dire il giurista Stefano Rodotà, venuto a mancare nel 2017 all'età di 84 anni dopo una vita trascorsa tra le fila della sinistra, schieramento per il quale è stato parlamentare nonché primo presidente dell'assemblea nazionale del Pds subito dopo la svolta della Bolognina, è stato ricordato da Marco Travaglio.

Non perché il Movimento lo volesse Presidente della Repubblica nel 2013 ("Ro-do-tà! Ro-do-tà!", a seguito di una consultazione online degli attivisti ordinata dalla buonanima di Beppe Grillo), ma perché, per il direttore del Fatto Quotidiano, Rodotà è stato un esempio di indipendenza dai partiti quando fu messo alla guida dell'authority sulla privacy.

Insomma: quelli erano bei tempi, secondo Travaglio!

Mica questi che vedono "Agostino Ghiglia a rapporto nella sede FdI poco prima di votare la multa da 150 mila euro a Report"?

Travaglio contro Fratelli d'Italia intona ancora Ro-dotà Ro-do-tà

E insomma: come un riflesso condizionato, quando con i grillini (e il loro Vate) si parla di Autorità garante della Privacy, il loro istinto è intonare "Ro-do-tà, Ro-do-tà!". Anche se il cv di quest'ultimo, il background culturale e politico da cui fiorì, in realtà, nulla abbia avuto a che fare con il brodo populista da cui è spuntato il Movimento Cinque Stelle.

Ma tant'è: un santino è per sempre.

E oggi, nel suo consueto editoriale, Marco Travaglio si è divertito a dimostrare che tutti i presidenti delle authority italiane (non solo quella della Privacy) sono stati (e sono) brutti, sporchi, cattivi. E, soprattutto, emanazione dei partiti.

Tranne lui, ovviamente: Ro-do-tà!

Travaglio contro Fratelli d'Italia per la multa a Report

Ma cosa ha scritto nello specifico il direttore del Fatto a proposito della multa che l'authority della privacy si è permessa di emettere nei confronti di Report per l'intercettazione mandata in onda sul caso Sangiuliano-Boccia?

Travaglio ha preso di mira Agostino Ghiglia, il consigliere del collegio dell'authority della privacy sponsorizzato da Fratelli d'Italia:

virgolette
Ghiglia ha detto di aver fatto tutto nella massima trasparenza: doveva parlare di libri con Italo Bocchino (e con chi se no?) e ha incrociato di sfuggita Arianna Meloni nella sede del suo partito (...) Il piccolo problema è che la legge impone figure di notoria indipendenza per le autorità di garanzia, mentre lui - ex parlamentare e dirigente Msi, An e FdI - è di notoria dipendenza. Come quasi tutti i membri delle authority, ridotte a cronicario per politici trombati o in via di riciclo

Lo scandalo, in ogni caso, per Travaglio, non è nemmeno Ghiglia in sé. Ma l'ufficio stesso del Garante.

virgolette
Vengono le lacrime agli occhi a pensare chi ne fu il primo presidente: Stefano Rodotà, un giurista che si sarebbe fatto uccidere per non subire pressioni politiche. Dopo di lui, il diluvio

Dopo Rodotà, il diluvio

E già: per Travaglio, dopo Ro-do-tà Ro-do-tà il diluvio. Ma forse perché non gli è succeduto alcun presidente dell'authority politicamente vicino al Movimento Cinque Stelle e, di conseguenza, a ciò che pensa lui. Alla privacy come nelle altre autorità:

virgolette
Gli subentrò Soro, ex capogruppo del Pd e trovò già lì l'ex deputato verde Paissan. Intanto, all'Antitrust era planato Guazzaloca, ex sindaco di destra a Bologna appena sconfitto, ma soprattutto macellaio. Alla Consob regnò il forzista Vegas (...) In Consob c'è pure Gabriella Alemanno, sorella di Gianni (...) Poi c'è l'Agcom: Berlusconi ci piazzò il manager di Publitalia e deputato forzista Martusciello e il sottosegretario Innocenzi; la Lega il suo parlamentare Capitanio. Poi arrivò Monti e nominò presidente un suo ex collaboratore...

E insomma: tutti con una tessera di partito in tasca o un santo in Paradiso.

Ro-do-tà Ro-do-tà, invece, per Travaglio, scendeva direttamente dal cielo.  

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