Ve li ricordate i grillini quando intonavano il coro Ro-do-tà / Ro-do-tà insieme a quello o-ne-stà / o-ne-stà che, qualche anno più tardi, invecchiando male, sarebbe stato scritto dai loro detrattori con l'acca davanti?
Ho-ne-stà! Ho-ne-stà!
Ebbene: oggi Ro-do-tà, vale a dire il giurista Stefano Rodotà, venuto a mancare nel 2017 all'età di 84 anni dopo una vita trascorsa tra le fila della sinistra, schieramento per il quale è stato parlamentare nonché primo presidente dell'assemblea nazionale del Pds subito dopo la svolta della Bolognina, è stato ricordato da Marco Travaglio.
Non perché il Movimento lo volesse Presidente della Repubblica nel 2013 ("Ro-do-tà! Ro-do-tà!", a seguito di una consultazione online degli attivisti ordinata dalla buonanima di Beppe Grillo), ma perché, per il direttore del Fatto Quotidiano, Rodotà è stato un esempio di indipendenza dai partiti quando fu messo alla guida dell'authority sulla privacy.
Insomma: quelli erano bei tempi, secondo Travaglio!
Mica questi che vedono "Agostino Ghiglia a rapporto nella sede FdI poco prima di votare la multa da 150 mila euro a Report"?
E insomma: come un riflesso condizionato, quando con i grillini (e il loro Vate) si parla di Autorità garante della Privacy, il loro istinto è intonare "Ro-do-tà, Ro-do-tà!". Anche se il cv di quest'ultimo, il background culturale e politico da cui fiorì, in realtà, nulla abbia avuto a che fare con il brodo populista da cui è spuntato il Movimento Cinque Stelle.
Ma tant'è: un santino è per sempre.
E oggi, nel suo consueto editoriale, Marco Travaglio si è divertito a dimostrare che tutti i presidenti delle authority italiane (non solo quella della Privacy) sono stati (e sono) brutti, sporchi, cattivi. E, soprattutto, emanazione dei partiti.
Tranne lui, ovviamente: Ro-do-tà!
Ma cosa ha scritto nello specifico il direttore del Fatto a proposito della multa che l'authority della privacy si è permessa di emettere nei confronti di Report per l'intercettazione mandata in onda sul caso Sangiuliano-Boccia?
Travaglio ha preso di mira Agostino Ghiglia, il consigliere del collegio dell'authority della privacy sponsorizzato da Fratelli d'Italia:
Lo scandalo, in ogni caso, per Travaglio, non è nemmeno Ghiglia in sé. Ma l'ufficio stesso del Garante.
E già: per Travaglio, dopo Ro-do-tà Ro-do-tà il diluvio. Ma forse perché non gli è succeduto alcun presidente dell'authority politicamente vicino al Movimento Cinque Stelle e, di conseguenza, a ciò che pensa lui. Alla privacy come nelle altre autorità:
E insomma: tutti con una tessera di partito in tasca o un santo in Paradiso.
Ro-do-tà Ro-do-tà, invece, per Travaglio, scendeva direttamente dal cielo.