Una sera di marzo del 2014 una giovane donna ha fatto il suo ingresso presso il pronto soccorso dell’Ospedale Avellaneda, nella provincia argentina di San Miguel de Tucumán, accusando gravi dolori addominali e vaginali. Pochi minuti dopo, recandosi in bagno, ha avuto un aborto spontaneo, ma il personale ospedaliero ha deciso comunque di denunciarla accusandola di aver provocato intenzionalmente l’interruzione di gravidanza. Avviata un’indagine penale, la ragazza, chiamata Belén dalla stampa per rispetto della sua privacy, è stata poi ingiustamente condannata e trattenuta per 29 mesi in carcere, prima che il caso venisse riesaminato. Alla fine del 2016 la Corte Suprema di Giustizia della provincia di Tucumán ha annullato la sentenza di condanna, assolvendola da tutte le accuse.
L’attrice e regista argentina Dolores Fonzi, che di recente ha recitato nel film italiano Nonostante di Valerio Mastandrea, ha diretto un lungometraggio ispirato alla vicenda, intitolato proprio Belén, nel quale ha anche interpretato il ruolo dell’avvocata Soledad Deza. La pellicola è stata presentata in anteprima al Festival Internacional de Cine de San Sebastián (San Sebastián) nel 2025 e alla 20ª edizione della Festa del Cinema di Roma. Inoltre è stata scelta per rappresentare l’Argentina ai prossimi premi Oscar 2026. Il progetto è nato dal libro Somos Belén di Ana Correa.
La Fonzi, al suo secondo lungometraggio, dopo Blondi, ritorna dietro la macchina da presa anche stavolta toccando tematiche di maternità, aborto e diritti femminili. La sceneggiatura è stata scritta dalla Fonzi stessa insieme a Laura Paredes, Agustina San Martín e Nicolás Britos. La fotografia di Luciana Acuña si contraddistingue con tinte desaturate e luci naturali per rendere l’intera pellicola scarna e priva di colori troppo sgargianti per non distogliere l’attenzione dal reale focus, che è la forte ingiustizia del caso giudiziario. Stile di regia altrettanto minimalista, sono state predilette le inquadrature ravvicinate e i primi piani per enfatizzare i sentimenti di rabbia, angoscia, sconforto e disperazione della protagonista e di tutti i personaggi a lei connessi. L’uscita nei cinema italiani è prevista per 13 novembre 2025. 3,7 stelle su 5.
Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.
I campi obbligatori sono contrassegnati con *