Con il Decreto Ministeriale n. 191 del 4 agosto 2025, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti introduce nuove regole in vigore dal 1° novembre 2025, per ottenere la patente di guida in Italia. Una nuova normativa per la patente B che richiederà più ore di formazione rispetto a oggi, ma che potrebbe includere anche un leggero aumento.
Il decreto, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale Serie Generale n. 236 del 10 ottobre 2025, consultabile sul portale ufficiale del MIT, definisce i nuovi criteri di organizzazione delle sedute d’esame di guida e stabilisce parametri aggiornati per la valutazione e la remunerazione degli esaminatori.
Oltre a ciò, un Decreto Dirigenziale n. 392 del 10 ottobre 2025 ne fissa l’entrata in vigore a partire proprio dal 1° novembre. L'introduzione delle nuove linee guida europee nel pacchetto di sicurezza stradale potrebbe determinare un aumento medio dei costi per il conseguimento della patente B, specialmente nelle autoscuole che dovranno adeguarsi ai nuovi standard formativi. Ma di quanto aumenta la patente B e quali sono le novità.
Per chi deve conseguire la patente B, ci sono molteplici novità: secondo quanto riportato da Sky TG24, molte sono riferite all’aumento del tariffario che potrebbe aggirarsi intorno a 20 euro in più rispetto alle tariffe attuali.
Le nuove disposizioni introducono importanti modifiche che riguardano la formazione pratica, in linea con quanto previsto dalle disposizioni organizzative contenute nel DM 191/2025.
Per queste ultime, le ore di guida obbligatorie passerebbero da sei a otto, tutte da svolgere con un istruttore abilitato e su un veicolo dotato di doppi comandi.
Le nuove esercitazioni dovrebbero comprendere:
tratti autostradali;
strade extraurbane principali;
percorsi urbani complessi;
sessioni di guida notturna.
Il modello delle nuove regole formative è strutturato per coinvolgere una vasta platea di conducenti, al fine di rafforzare le consapevolezze dei rischi stradali. Non si tratta di una presentazione passiva, ma di un laboratorio partecipativo. Ci si concentra sulla realtà stradale con lo scopo di raccogliere un'ampia gamma di dati e informazioni.
Tuttavia, con l’aumento delle ore, la spesa media per la preparazione pratica potrebbe superare i 400 euro, considerando una tariffa compresa tra 40 e 60 euro l’ora. Inoltre, l’introduzione di percorsi specifici in condizioni di scarsa visibilità o di traffico intenso richiederebbe una maggiore disponibilità logistica e di personale da parte delle autoscuole, contribuendo ulteriormente al possibile aumento dei costi complessivi.
Ma le novità introdotte non riguardano solo l’aumento delle ore, dei percorsi e delle tariffe. Tra le nuove direttive europee sulla patente di guida (in fase di recepimento in Italia), vi sarebbe la possibilità di conseguire la patente B già a 17 anni, a condizione che il giovane sia accompagnato da un adulto esperto fino al compimento della maggiore età.
Questa misura, già in vigore in diversi Paesi dell’Unione Europea, punterebbe a favorire un apprendimento progressivo della guida e una maggiore sicurezza nelle prime esperienze su strada.
La scadenza della durata di validità della patente, attualmente di 15 anni, potrebbe essere rivista a 10 anni. Infine, la nuova patente digitale europea potrebbe diventare valida in tutto il territorio dell’Unione.
L’aumento dei prezzi non deriverebbe solo dalle ore di lezione aggiuntive, ma anche dalla rivalutazione dei compensi per gli esaminatori.
Secondo quanto indicato nel Decreto Ministeriale 191/2025 e nel successivo Decreto Dirigenziale n. 392 del 10 ottobre 2025, gli esaminatori riceverebbero un rimborso fisso di 275 euro per ogni seduta d’esame comprendente da sei a sette candidati.
Questa cifra includerebbe 100 euro di rimborso spese e 175 euro di compenso straordinario. Tale misura, finalizzata a migliorare l’efficienza e la disponibilità degli esaminatori, potrebbe comportare un inevitabile incremento dei costi a carico dei candidati. Le autoscuole, dal canto loro, potrebbero dover riorganizzare la gestione delle prove per rispettare le nuove tempistiche di seduta, riducendo il numero giornaliero di candidati e allungando così i tempi medi per sostenere gli esami.