Il tempo tutto aggiusta e tutto può. Anche far trovare d'accordo per la prima volta Vittorio Feltri, 82 anni, e Romano Prodi, che di anni ne ha 86.
Del resto, il Professore, l'altra sera, le ha suonate alla sinistra in uno dei suoi templi televisivi, il salotto di Lilli Gruber. Quindi, il direttore come poteva non plaudire a quest'atto di coraggio?
Oggi, sul Giornale, rispondendo alla lettera di un lettore, Feltri, pur non credendo ai suoi occhi, ha dovuto ammettere di ritrovarsi dalla stessa parte dell'ex premier, l'unico uomo che abbia fatto vincere il centrosinistra dal 1994, dall'inizio della Seconda Repubblica.
Ma cosa è accaduto per far sì che Feltri, varcata la soglia degli ottant'anni, per la prima volta si trovasse d'accordo con Prodi?
Semplice, il Professore, ospite di Otto e mezzo, ha detto chiaro e tondo che la sinistra, il Campo largo a guida Schlein, non lo convince affatto: agli occhi degli italiani, non può rappresentare una valida alternativa al governo Meloni.
Per di più, quando grida al fascismo, abbaia alla luna.
Evidentemente, l'avvicinarsi di Halloween, in questo caso, non c'entra niente.
Vittorio Feltri, che a 82 anni è anche consigliere regionale in quota Fratelli d'Italia in Lombardia, si ritrova d'accordo con Romano Prodi perché quest'ultimo ha detto chiaro e tondo che non esiste oggi un'alternativa credibile a Giorgia Meloni
Feltri, che ha sempre militato ideologicamente nel campo conservatore (almeno sulla carta), ha quasi mostrato una certa nostalgia per la sinistra che fu:
Infine, Feltri si ritrova d'accordo con Prodi anche perché, come lui, non ravvisa alcun pericolo fascismo:
Allora, Elly Schlein che ha gridato al fascismo?
Chi lo fa, per Feltri, denota una mancanza di veri argomenti, "nella speranza, vana, che la paura generi consenso".
E così, una delle grandi sorprese che ha riservato la vecchiaia di Vittorio Feltri e Romano Prodi è quella di ritrovarsi dalla stessa parte della barricata:
ha chiosato il direttore. Non credendo a ciò che scriveva.