04 Nov, 2025 - 20:19

Rapina choc a Scalea, sequestrano coppia di anziani e violentano la donna: tre arresti

Rapina choc a Scalea, sequestrano coppia di anziani e violentano la donna: tre arresti

Sequestrati, rapinati, picchiati. Una coppia di anziani ha vissuto momenti da incubo lo scorso maggio, quando tre malviventi si sono introdotti nella loro abitazione a Scalea, in provincia di Cosenza.

I presunti responsabili sono stati arrestati nelle scorse ore: si tratta di tre cittadini di nazionalità romena. Sono accusati, a vario titolo e in concorso, dei reati di rapina, violenza sessuale, lesioni personali gravi e sequestro di persona.

L'anziana donna sarebbe stata anche abusata sessualmente durante l'aggressione.

Rapinati e picchiati a Scalea: arrestati tre cittadini romeni

Secondo quanto ricostruito, l'anziana coppia - 72 anni lei, 84 lui - sarebbe stata aggredita durante la notte del 21 maggio. I tre malviventi si sarebbero introdotti nella loro abitazione dopo aver infranto il vetro di un infisso e forzato la chiusura.

Una volta entrati, sotto la minaccia di un coltello e di una pistola, li avrebbero malmenati brutalmente, costringendoli a consegnare soldi e gioielli.

Durante l'azione il marito sarebbe stato immobilizzato e la moglie violentata. Entrambi hanno riportato delle lesioni. 

Le indagini, partite subito dopo la denuncia dei coniugi, hanno permesso di individuare i tre presunti responsabili: per loro sono scattate le manette.

Le indagini 

I primi accertamenti all'interno della casa della coppia hanno consentito agli inquirenti di recuperare circa 45mila euro in contanti. Denaro che le vittime custodivano nella propria camera da letto e che i malviventi non erano riusciti a portare via durante la rapina.

Grazie alle testimonianze della coppia e all'analisi delle immagini delle videocamere di videosorveglianza, unite a intercettazioni sia telefoniche che ambientali, i carabinieri hanno potuto raccogliere "gravi indizi di colpevolezza" a carico degli indagati.

Ulteriori elementi probatori sono emersi dagli accertamenti tecnici eseguiti dalla Scientifica di Messina, che ha evidenziato compatibilità tra i profili genetici degli indagati e le tracce biologiche rinvenute sul luogo dell'aggressione, nonché sugli abiti della vittima.

La cattura

I tre indagati, in un primo momento, si erano resi irreperibili. Questa circostanza ha reso più complessa la loro cattura, che ha richiesto strumenti di monitoraggio avanzati, come un drone, per verificare eventuali vie di fuga durante l'intervento dei carabinieri.

Uno dei ricercati ha cercato di fuggire passando sui tetti: è stato preso dopo un breve inseguimento. Tutti e tre gli indagati si trovano ora in carcere a disposizione dell'autorità giudiziaria.

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