Marco Travaglio, dopo i nuovi guai giudiziari che si sono abbattuti su Totò Cuffaro, l'ex Governatore della Sicilia, oggi ha avuto gioco facile nel mettere nel mirino Pierferdinando Casini e Matteo Salvini.
Il perché è presto detto: il senatore ex Udc e il leader della Lega sono visti come i due santi protettori di Cuffaro a Roma.
Il leader della Lega ha addirittura appena stretto un accordo politico con l'esponente della nuova Dc in vista delle elezioni politiche del 2027. In tal modo, per il direttore del Fatto, ha dimostrato ancora una volta un "fiuto da rabdomante".
E allora: cosa ha scritto Marco Travaglio contro Casini e Salvini nel suo consueto editoriale sul Fatto Quotidiano?
Il direttore è partito dalla notizia che vede Totò Cuffaro e Saverio Romano di nuovo indagati con l'accusa di aver truccato degli appalti.
Incredibilmente, sembrano ancora loro, gli stessi dei primi anni Duemila, ad inquinare la politica siciliana:
"Cuffaro - ha ricordato Travaglio - è già pregiudicato avendo scontato una condanna a sette anni per favoreggiamento mafioso. Romano, invece, fu indagato per concorso esterno, corruzione e traffico di influenze, e sempre archiviato o assolto".
Il direttore del Fatto, quindi, ha fatto questa constatazione:
Beh, Travaglio però dovrebbe convenire che, se sono assoluzioni, di conseguenza non provano legami malavitosi...
Ma tant'è: il direttore del Fatto si è scagliato contro Cuffaro e Romano soprattutto per colpire i loro padrini politici di stanza a Roma: Casini e Salvini:
Ma ce n'è anche per Salvini. Se Romano ha sempre "bazzicato" nel centrodestra", infatti, il leader della Lega ha assicurato a Cuffaro una nuova vita politica con un accordo appena sottoscritto:
Come dire: in Sicilia, si apre una "nuova" stagione politica. Del resto, sempre Travaglio ha ricordato che Salvini diceva di Cuffaro questo:
e Cuffaro, di Salvini, diceva quest'altro:
Così, la nuova stagione, per il direttore del Fatto, si apre con questo presupposto:
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