08 Nov, 2025 - 18:32

Come finisce Frankenstein, il film di Guillermo Del Toro su Netflix? Significato della frase finale

Come finisce Frankenstein, il film di Guillermo Del Toro su Netflix? Significato della frase finale

Il nuovo Frankenstein del 2025 non è semplicemente un’altra trasposizione cinematografica del romanzo di Mary Shelley: è la versione che Guillermo del Toro aspettava da una vita di poter raccontare. Scritto, diretto e co-prodotto da lui, il film approda su Netflix il 7 novembre 2025. Del Toro nel cast sceglie Oscar Isaac, Jacob Elordi, Mia Goth, Christoph Waltz e Charles Dance.

Al centro della storia c’è solo l’orrore della creazione e il paradosso umano più antico: un mostro che nasce innocente e puro, interpretato da Jacob Elordi, contrapposto al suo creatore, un Victor Frankenstein dalle ambizioni febbrili e arroganti, portato in scena con intensità feroce da Isaac.

In questo duello silenzioso, è chi dà la vita a mostrarsi più brutale di chi la riceve. Perché, ancora una volta, del Toro ce lo ricorda: il vero mostro non è quello cucito dallo scienziato, è quello che non sa assumersi la responsabilità di ciò che ha creato.

E come finisce il film? Lo analizziamo in modo semplice ma completo e, ovviamente, imbattendoci negli spoiler. 

Come finisce il film Frankestein di Guillermo Del Toro?

La conclusione di Frankenstein costituisce una catarsi dal dolore e dal rifiuto: solo dopo un inseguimento senza fine, in cui creatura e creatore si affrontano, il mostro riceve tenerezza da parte del padre che lo ha sempre rinnegato, che l'ha messo al mondo per dimostrare il suo potere sull'esistenza e, poi, non è stato in grado di crescerlo, di accudirlo.

È solo quando lo scienziato è vicino a spirare che riconosce davanti a sé, in quell'abominio di cui cerca subito di sbarazzarsi, non una bestia o un mostro, ma un figlio, destinato a vivere.

La tragedia si trasforma in accettazione. La morte dello scienziato che tenta di vincere i limiti della natura libera la creatura, un essere che è nato da un ossario, dal desiderio di riconoscimento, spingendolo a inseguire l'unica cosa che gli sia rimasta: un'esistenza che non poteva in nessun modo stroncata. 

E, dunque, dopo essere riuscito a raggiungere Victor sulla nave del Capitano Anderson e a perdonare il suo creatore nella morte, il mostro abbandona la nave e la libera dai ghiacci, prima di continuare il suo cammino: mentre l'equipaggio della nave finalmente torna verso casa, la creatura è investita dal sole e dal suo calore si lascia abbracciare, proprio come, aperti all'inizio i suoi occhi, gli aveva mostrato Victor: il sole è vita e la vita è tutto ciò che il mostro può stringere tra le braccia. 

Frankenstein di Guillermo Del Toro: il significato della frase di Lord Byron nei titoli di coda

Il film si chiude, prima dei titoli di coda, sulle parole di Lord Byron, quel poeta folle e pericoloso che fu vicino a Mary Shelley, quando nacque il suo romanzo: "and thus the heart will break, yet brokenly live on", tradotto: "e così il cuore si spezzerà, ma continuerà a vivere spezzato".

La citazione viene dal terzo canto dell'opera Childe's Harold Pilgrimage, pubblicato nel 1816: Byron scrive in modo commovente dei caduti a Waterloo e di tutti coloro che hanno dovuto piangerli.

Il cuore, in risposta ad una crisi, è chiamato ad andare avanti, a resistere: il ricordo, non solo delle persone care, ma del dolore, si alimenta da solo e il cuore è costretto a sopportarlo.

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