La cantante dei Black Eyed Peas, J. Rey Soul, è stata derubata del trolley, appena sbarcata all'aeroporto di Fiumicino. La valigia, dotata di gps, è stata localizzata in un appartamento in zona Laurentina.
L'episodio, denunciato direttamente dalla celebrità via social, rappresenta il paradigma inquietante delle metropoli italiane nel 2025, diventate ormai una terra di nessuno, dove la microcriminalità dilaga incontrollata e la sicurezza è solo un vago ricordo per residenti e turisti.
Jessica Joy Seria Reynoso, alias J. Rey Soul, si è sfogata dopo aver subito il furto del trolley, proprio all’arrivo nella capitale, sottolineando come in centinaia di viaggi in giro per il mondo non le fosse mai capitato nulla di simile: “Pickpocket-1 JREY-0” scrive amara la cantante su Instagram.
Il trolley, localizzato via GPS, è finito nel quartiere Laurentino. Quello che dovrebbe essere il biglietto da visita di una città d’arte e di storia si trasforma invece nella dimostrazione di come la quotidianità sia ormai scandita da scippi, borseggi e denunce.
Sui social è sempre più frequente che i turisti, anzichè pubblicare foto del Colosseo o di Fontana di Trevi, si ritrovino a scrivere post carichi di amarezza per i furti subiti tra metropolitana, autobus e aeroporti.
Il furto a J. Rey Soul non è che l’ennesimo episodio di una realtà molto più ampia e preoccupante: i dati del Ministero dell’Interno parlano chiaro, nel 2024 i reati denunciati sono stati 2,38 milioni, con un incremento dell’1,7% rispetto al 2023 e del 3,4% sul 2019.
Rapine e furti di strada sono in crescita, con le città metropolitane che si confermano il terreno di caccia privilegiato per i predatori urbani: Milano, Firenze e Roma concentrano quasi un quarto degli illeciti denunciati in Italia.
A Roma, addirittura, l’aumento delle denunce ha superato il 23% rispetto al 2019, segno della trasformazione della Capitale in un autentico safari urbano per criminalità minuto.
In particolare, le statistiche mostrano che gli stranieri sono coinvolti in oltre un terzo dei reati segnalati, con un’incidenza che supera il 60% per alcune categorie di furti e rapine in strada.
Se un tempo la microcriminalità italiana si “accontentava” dei piccoli borseggiatori autoctoni, oggi il melting pot della delinquenza si è arricchito grazie all’apporto di immigrati irregolari, soprattutto nella fascia metropolitana e delle stazioni ferroviarie.
E qui il cortocircuito è evidente: mentre gli sbarchi e gli ingressi clandestini in Italia mostrano un andamento altalenante — con un leggero calo complessivo del 30% nel 2025 rispetto al 2024, ma nuovi picchi in alcune zone e periodi — la presenza di un substrato invisibile di persone fuori dai radar alimenta il sommerso della criminalità urbana.
E non si tratta solo di numeri: la percezione di insicurezza cresce esponenzialmente, aggravata dall’impunità dilagante e dalla mancanza di controlli efficaci, spesso ostacolata da burocrazie, politiche lassiste e dosi di buonismo a costo zero.
Il fenomeno non riguarda solo i turisti illustri, ma milioni di italiani che ogni giorno devono confrontarsi con una città ostile e predatoria.
In metropoli ormai “blindate” non per sicurezza, ma per paura, l’allarme resta costantemente acceso: Roma, Milano, Firenze, Bologna e Torino sono diventate le capitali della microcriminalità, dove ogni famiglia ha almeno un episodio da raccontare.
Lo sparuto numero di espulsioni ed effettivi rimpatri, appena qualche migliaio all’anno, è la dimostrazione di come la soluzione sia lontana. E la politica sembra sempre inseguire e mai prevenire.
Il messaggio che J. Rey Soul consegna ai propri fan — “state estremamente attenti” — suona come un’amara sentenza sulle città italiane. Roma, vetrina della cultura mondiale, si rivela in queste circostanze la capitale delle contraddizioni e del degrado diffuso.
Chi arriva dall’estero, di fronte agli scippi, alle rapine e a una polizia che rincorre i crimini con numeri da capogiro, non trova più “la dolce vita”, ma il rischio tangibile di vedere svanire sicurezza, dignità e accoglienza.
Così, il biglietto da visita delle metropoli italiane è cambiato drammaticamente: non più arte e storia, ma furti e impunità. E fino a quando il tema della sicurezza resterà schiacciato dagli slogan, i cittadini continueranno a contare i danni e le metropoli rimarranno, tristemente, terra di nessuno.
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