Il 2026 sarà l’anno di molti cambiamenti anche nel caso dei pagamenti con la carta. In questo caso, a essere coinvolti non sono gli acquirenti, quanto più i commercianti. Infatti, la nuova Legge di Bilancio cambierà i modi con cui saranno gestiti i pagamenti perché a ogni registratore di cassa dovrà essere collegato un Pos.
La nuova norma prevede, infatti, che si emetterà lo scontrino in modo automatico per ogni pagamento elettronico effettuato.
In questo articolo, andremo a spiegare come funzionerà il nuovo sistema anche per capire cosa cambia e quali sono gli obiettivi.
Come per quasi tutte le innovazioni e le novità, che ultimamente stanno rivoluzionando le attività, gli adempimenti e anche le abitudini più semplici della quotidianità, il collegamento tra Pos e registratore di cassa avverrà online.
Ormai, quasi tutto sta diventando telematico, senza che si richieda l’ausilio di tecnici per collegare con fili gli strumenti.
Il collegamento, anziché tramite cavi, infatti, avverrà attraverso il portale Fatture e Corrispettivi, sul sito dell’Agenzia delle Entrate.
L’esercente dovrà accedere sul portale e inserire la matricola del proprio registratore di cassa telematico. Una volta fatto, dovrà associarlo ai dati identificativi del Pos, che vengono comunicati dagli operatori.
Le operazioni si concludono qui: qualora l’esercente non fosse capace di effettuare il collegamento autonomamente potrà chiedere l’ausilio del proprio commercialista.
Dal 1° gennaio 2026, ogni pagamento effettuato con carta o bancomat sarà registrato in tempo reale. Così anche l’incasso reale del bene venduto sarà registrato, finendo in modo automatico nei dati fiscali dell’attività.
Si tratta di un modo per collegare la registrazione, l’incasso e la trasmissione dei dati all’Agenzia delle Entrate.
Nello specifico, chi usa già un Pos al 1° gennaio 2026, avrà 45 giorni di tempo per effettuare la registrazione e l’abbinamento al registratore di cassa. Invece, chi lo attiverà dopo, avrà di tempo due mesi.
Non pensate che si tratta di un adempimento che si potrà evitare. Infatti, chi non procederà al collegamento rischia l’applicazione di multe da 100 euro a 1000 euro.
In aggiunta, se le violazioni vengono ripetute si rischia anche la sospensione della licenza o la stessa autorizzazione a esercitare l’attività.
Il nuovo adempimento ha l’obiettivo di rendere tracciabili i pagamenti, da quelli di importo elevato a quelli di piccoli importi.
In questo modo, almeno negli obiettivi, si intende ridurre l’evasione fiscale cosiddetta di prossimità. Si tratta di quel tipo di evasioni fatta prevalentemente di importi non dichiarati o di scontrini mancanti.
Sulla carta sembrerebbe procedure tutto per il meglio, dalla semplicità del collegamento fino agli obiettivi della norma.
Tuttavia, si deve considerare che si tratta di un altro tassello che si va ad aggiungere alla già macchinosa burocrazia. Infatti, molti esercenti sono ancora in possesso di registratori di cassa vecchi che, si pensa, non siano compatibili con i Pos.
Si pensi, poi, alle zone con scarsa copertura internet che potrebbe rendere molto difficile effettuare le operazioni.
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