Giorgio Cremaschi, chi era costui? Nato a Roma nel settembre del 1948, è stato un sindacalista molto conosciuto fino a qualche anno fa, arrivando a coprire anche la carica di presidente del comitato centrale della Fiom, il sindacato dei metalmeccanici, tra il 2010 e il 2012.
Dopo quell'esperienza, Cremaschi si è dedicato all'attività politica entrando a far parte del partito di estrema sinistra Potere al Popolo.
Ora, però, è di nuovo alla ribalta perché, a sinistra, è un vero e proprio punto di riferimento contro il mainstream, diciamo così.
Basti pensare che i suoi ultimi post sono dedicati alla "guerrafondaia" Nato; contro i dirigenti riformisti del Partito Democratico; contro Elon Musk e il capitalismo. E, anche se ieri si è celebrato l'anniversario della caduta del Muro di Berlino, a favore della rivoluzione d'Ottobre russa e del Venezuela di Maduro.
Insomma: passa il tempo, ma Giorgio Cremaschi rimane un compagno di quelli duri e puri.
Avanti popolo, avanti Cremaschi! Basta scorrere la bacheca dell'ex sindacalista per rendersi conto del fuoco di fila che rivolge al capitalismo e alle sue più nefaste conseguenze, dalla Nato al Pd.
Avanti Cremaschi, alla riscossa! Basta scorrere la bacheca dell'ex Fiom per rendersi conto che la rivoluzione non russa: ieri, 9 novembre, è stato l'anniversario della caduta del Muro di Berlino? E chissenefrega: il compagno Cremaschi celebra la rivoluzione d'Ottobre e intima a Trump di tenere giù le mani dal Venezuela di Maduro.
Giorgio Cremaschi è il compagno più duro!
Sta di fatto che Giorgio Cremaschi sui social spopola: raccoglie migliaia di like con i suoi post rossi che più rossi non si può.
Ecco qualche esempio, andando a ritroso sul suo profilo Facebook:
I primi a essere messi nel mirino sono i dirigenti riformisti del Partito Democratico che con le loro posizioni di politica interna ed estera lo condannano ad essere di destra: c'è poco da fare per il compagno Cremaschi.
Il quale, però, trova sollievo in uno striscione apparso a piazza della Loggia, a Brescia, contro Pina Picierno che recitava così:
E insomma: pentiti finché hai tempo! Ma la diretta interessata non ha potuto far altro che constatare che riesce a far essere anche poetici i suoi avversari politici.
Ma Giorgio Cremaschi no. Lui è stato tutt'altro che poetico nei confronti suoi e dei suoi compagnucci:
Il perché è presto detto:
Ora: Giorgio Cremaschi vorrebbe anche salvare Elly Schlein, ma "finché tutti questi saranno dirigenti di un Pd unito dal potere, le parole della segretaria saranno solo chiacchiere elettorali. E Conte e Fratoianni affonderanno nel Campo largo la credibilità delle loro posizioni pacifiste".
A conti fatti, per il compagno Cremaschi, prima si rompe con i dem, meglio è:
L'ex sindacalista Fiom Giorgio Cremaschi, poi, sempre sul suo profilo Facebook, si è scagliato contro Elon Musk e il capitalismo:
Ieri, 9 novembre, nel mondo libero, si è celebrato il 36esimo anniversario della caduta del Muro di Berlino e della fine dei regimi comunisti in Europa. Una data da dimenticare, per il compagno Cremaschi: lui, due giorni prima, il 7 novembre, ha preferito ricordarne un'altra di data. Quella della rivoluzione di Ottobre che in Russia nel 1917 portò alla dittatura del proletariato:
E quindi: il compagno Cremaschi è davvero un duro. Per questo non poteva mancare la solidarietà al Venezuela di Maduro minacciato dagli yankee capitanati da Donald Trump.
L'ex Fiom ha ripostato delle immagini di una manifestazione per il Paese sudamericano dove la democrazia è un lontano ricordo.
Come dire: el pueblo unido, jamás será vencido.
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