11 Nov, 2025 - 16:03

Chi era Roman Novak, truffatore di criptovalute russo ucciso e fatto a pezzi con la moglie Anna a Dubai

Chi era Roman Novak, truffatore di criptovalute russo ucciso e fatto a pezzi con la moglie Anna a Dubai

Erano scomparsi all’inizio di ottobre da Dubai, durante una vacanza nella regione di Hatta, a circa 130 chilometri di distanza, vicino al confine con l’Oman.

Il "mago delle criptovalute" russo Roman Novak e la moglie Anna sono stati trucidati e fatti a pezzi da una gang che mirava alla loro ricchezza, spesso ostentata anche sui social.

I tre presunti responsabili del duplice omicidio sono stati arrestati in Russia, come riporta il sito 78.ru: si sarebbe trattato di un sequestro a scopo di estorsione finito in tragedia.

Chi era Roman Novak, ucciso con la moglie a Dubai

Roman Novak aveva 39 anni ed era sposato con Anna da tempo: i due avevano figli minorenni, ora affidati a parenti, come riporta il sito russo Fontanka.

Novak era stato condannato a sei anni di carcere per frode nel 2020. Ottenuta la libertà vigilata, era partito per gli Emirati Arabi Uniti. Qui aveva fondato un'app per il trasferimento rapido di bitcoin, Fintopio, raccogliendo quasi 500 milioni di dollari da centinaia di investitori in Asia e Medio Oriente, per poi sparire.

Prima che si perdessero le tracce dei coniugi, lo scorso ottobre, il 39enne aveva chiesto aiuto affermando di essere bloccato al confine con l'Oman e di aver bisogno di denaro.

Le indagini

La coppia era stata accompagnata nei pressi di un sito turistico dal loro autista: da lì avrebbero preso un altro mezzo per raggiungere la destinazione della loro vacanza.

Secondo le autorità, Roman e Anna sarebbero stati attirati con l'inganno in una villa a Hatta, dove sono stati barbaramente uccisi e smembrati: i loro resti sono stati poi sepolti nel deserto.

Il telefono della coppia, tracciato, aveva mostrato movimenti sospetti tra Hatta, Oman e persino Città del Capo, in Sudafrica, anche dopo la loro scomparsa. Il dispositivo della coppia veniva probabilmente usato dai rapitori per depistare le indagini.​

Il tentativo di estorsione

I responsabili dell'omicidio, una gang russa composta da due ex soldati reduci dalla guerra in Ucraina e da un ex poliziotto divenuto trafficante di droga, avevano probabilmente cercato di avere accesso al tesoro di criptovalute di Novak e di riscuotere un riscatto.

Non raggiungendo il loro obiettivo, avrebbero deciso di eliminare sia lui che la moglie. Dopo la macabra scoperta, le autorità degli Emirati Arabi Uniti, in collaborazione con la polizia russa, hanno arrestato i sospetti, che verranno estradati a San Pietroburgo per affrontare le accuse di sequestro e omicidio.

Al piano criminale avrebbero però partecipato altre quattro persone, che avrebbero assunto il ruolo di intermediari. Le indagini sono ancora in corso.

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