Franco Orsi, ex senatore di Forza Italia e figura di spicco della politica ligure, è morto improvvisamente l’11 novembre 2025 a 59 anni, nella sua abitazione di Sassello. Il suo percorso, dalle origini savonesi alla ribalta nazionale, ha lasciato un segno profondo nel territorio e nel centrodestra italiano.
Franco Orsi è deceduto in seguito a un improvviso malore nella serata dell’11 novembre 2025, nella sua casa di Sassello. I soccorsi della Croce Rossa e dell’automedica del 118 sono giunti tempestivamente, ma ogni tentativo di rianimazione si è rivelato vano. La notizia della sua scomparsa ha generato un forte cordoglio nella comunità savonese e in tutto l’ambiente politico regionale.
Franco Orsi aveva 59 anni, essendo nato l’11 marzo 1966 a Savona. Sin da giovane si appassiona alla politica, militando nel movimento giovanile della Democrazia Cristiana.
A soli 18 anni entra in consiglio comunale ad Albisola Superiore, dando inizio a una carriera amministrativa e politica che lo ha visto protagonista per oltre tre decenni. Diplomato all’Istituto Tecnico Nautico “Leon Pancaldo” di Savona, si laurea successivamente in giurisprudenza, intrecciando il proprio percorso pubblico con quello professionale nelle amministrazioni e nel mondo delle imprese.
Orsi era sposato e aveva due figli. Orsi era anche genero di Bonelli, influente segretario regionale della DC, creando così una connessione familiare importante con la storia della democrazia cristiana savonese.
La famiglia lo ha sempre accompagnato nelle tappe più difficili, compresi i momenti di maggiore esposizione mediatica dovuti alle vicende giudiziarie e politiche.
La carriera politica di Franco Orsi comincia a livello comunale ad Albisola Superiore nel 1985, passando negli anni dalla Democrazia Cristiana alla nascita di Forza Italia. Nel 1995 diventa consigliere regionale, poi vicepresidente della Regione Liguria dal 2000 al 2005 nella giunta guidata da Sandro Biasotti.
Nel 2008 viene eletto senatore nella circoscrizione ligure per il Popolo della Libertà, dove ricopre ruoli di rilievo come membro delle commissioni Ambiente e Semplificazione, fino al 2013. A livello locale, è stato sindaco di Albisola Superiore per dieci anni, contribuendo alla crescita della città e gestendo, negli ultimi anni, un’azienda agricola e un agriturismo a Sassello.
La sua carriera è stata costellata anche da vicende giudiziarie, tra cui l’inchiesta “Spese pazze” che lo ha visto condannato in primo grado ma successivamente assolto in appello. Il suo apporto alla politica territoriale e nazionale è stato riconosciuto trasversalmente, con messaggi di cordoglio provenienti da tutta la regione Liguria.
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