12 Nov, 2025 - 16:04

Gratteri, che figura! A DiMartedì cita un'intervista fake a Falcone (anche se Floris e La7 continuano a osannarlo)

Gratteri, che figura! A DiMartedì cita un'intervista fake a Falcone (anche se Floris e La7 continuano a osannarlo)

Il più cattivo di tutti, ma forse il più perspicace, è stato Luciano Capone del Foglio:

virgolette
Se Nicola Gratteri pure da pm verifica così le prove, siamo fottuti

ha scritto il giornalista sul suo profilo Facebook trasecolando nel vedere il Procuratore Capo di Napoli citare in diretta tv, a Di Martedì di Giovanni Floris, un'intervista a Giovanni Falcone che già più volte è stata smentita. Quell'intervista è un falso.

Ma tant'é: Gratteri, da testimonial del no al referendum per la riforma della magistratura, ieri sera ha creduto di mettere a segno un bel colpo, dimostrando che anche Giovanni Falcone era contro la separazione delle carriere.

Ma non è così: Falcone si è sempre battuto per la causa contraria. Si tratta di una cosa arcinota anche ai non addetti ai lavori. E, in ogni caso, l'intervista che ha citato Gratteri leggendola sul telefonino è una fake. Anche questa arcinota.

Evidentemente, tra maxi retate, conferenze stampa, libri, interviste e ospitate tv, Nicola Gratteri perde colpi. Non solo quando le sue inchieste vengono smontate nei tribunali.

Ma perde colpi, anzi, scava dopo aver toccato il fondo, anche La7 e il suo sistema di talk politici. Giovanni Floris mica si è azzardato ad alzare la mano e a dire al suo illustre ospite che quella che citava di Falcone era un'intervista fake? 

Niente: dopo l'intervento di Gratteri, ha preferito mandare la pubblicità come se nulla fosse.

La brutta figura di Nicola Gratteri: in diretta tv cita una falsa intervista di Falcone

E insomma: per riprendere ancora Capone:

virgolette
Immaginate se in un processo un pm chiedesse la condanna per un reato diverso da quello del capo d'imputazione. E immaginate che quel pm porti, a supporto della sua richiesta di condanna, una prova testimoniale o documentale che è palesemente falsa o contraffatta. Che idea si farebbe un cittadino della giustizia italiana? Questo è più o meno ciò che sta facendo Gratteri nella campagna referendaria sulla separazione delle carriere...

Capone ha sottolineato che da un lato il procuratore di Napoli afferma che bisognerebbe votare no alla riforma per qualcosa che la riforma non prevede (la sottomissione dei pm all'esecutivo); dall'altro, porta a suo supporto una falsa citazione di Giovanni Falcone.

Insomma: se stessimo in tribunale, il capo d'imputazione sarebbe falsa testimonianza.

A Gratteri tutto è permesso (sul Corriere e La7)

Sta di fatto che, al netto di lodevoli eccezioni come Antonio Polito che qualche mese fa sciorinò sul Corriere i numeri tutt'altro che esaltanti dell'azione di Gratteri magistrato (con un rapporto arrestati-scagionati ben superiore alla media), Gratteri ha potuto permettersi anche la "falsa testimonianza" di Giovanni Falcone per il no al referendum senza essere ripreso né corretto dal conduttore Giovanni Floris perché a La7 gioca in casa.

La vicinanza che gli ha mostrato in più occasioni il mainstream mediatico, soprattutto quello che fa capo a Urbano Cairo, con il Corriere e La7, è nota, evidente. Talvolta, imbarazzante.

Interviste scendiletto, applausi da guest star, elogi sperticati (quanto fuori luogo) sono il trattamento usuale che viene riservato al pm più mediatico degli ultimi anni di cui, evidentemente, capì tutto fin dai primi momenti di notorietà solo Giorgio Napolitano che, nel 2014, non lo volle ministro della Giustizia del governo Renzi.

E sentite questa: un paio di anni fa, ospite di Casa Corriere a Napoli, Gratteri ricevette una vera e propria standing ovation dai giornalisti del Corriere mentre dal palco, con Cairo e Fontana che lo osannavano, diceva peste e corna (anche) della stampa italiana. Anche dello stesso Corriere, reo (quantomeno) di non fare sufficienti "inchieste contro il potere".

Insomma: una Francesca Albanese formato Reggio Emilia ante litteram.

Di lui stesso, invece, confidando che la gente chiamava in Procura chiedendo direttamente di lui, Gratteri ebbe a proclamare:

virgolette
Sono una macchina perfetta

Beh, ancora non aveva citato Falcone a sproposito.

 

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