13 Nov, 2025 - 19:32

Superbonus 2026, la proroga che riguarda pochissimi: chi resta escluso

Superbonus 2026, la proroga che riguarda pochissimi: chi resta escluso

Il futuro dei bonus casa non è roseo. Molti sono stati eliminati già in passato, altri tagliati o fortemente ridimensionati. Da ora in avanti ristrutturare casa non sarà agevolato come prima.
Infatti, sono anni che si procedeva a effettuare lavori di risanamento, interventi minori o ristrutturazioni a suon di agevolazioni.

Ricordate il Superbonus? Ormai non se ne parla più tanto e nella Legge di Bilancio 2026, la proroga del Superbonus 110% è passata quasi inosservata.

Probabilmente perché inserita in modo marginale nell’articolo dedicato alle “Esigenze connesse alla ricostruzione post-sisma”, o perché riguarda solo situazioni molto specifiche.

Nonostante ciò, la misura resta disponibile, ma esclusivamente per gli interventi realizzati nei comuni colpiti da eventi sismici, e sarà fruibile tramite detrazione fiscale decennale, in modo da non gravare eccessivamente sul bilancio pubblico.

In questo articolo, vediamo chi potrà ancora usufruire del bonus al 110%, a quali condizioni e quali sono gli adempimenti.

Chi può beneficiare del Superbonus 110% nel 2026

Tra i bonus casa prorogati e ridimensionati c’è una vecchia conoscenza: il superbonus 110%. 
Oramai l’epoca dei lavori super agevolati è un lontano ricordo, ma in piccolissima parte, la misura rimarrà in vigore anche nel 2026.

La proroga interessa le persone che effettuano lavori su immobili danneggiati dai terremoti che hanno colpito:

  • Lazio;
  • Marche;
  • Umbria;
  • Abruzzo.

Gli eventi sismici considerati sono quelli verificatisi nelle seguenti date:

  • 24 agosto 2016;
  • 26 e 30 ottobre 2016;
  • 18 gennaio 2017.

Per tutti questi eventi era stato dichiarato lo stato di emergenza, requisito fondamentale per accedere al beneficio.

Chi rimane escluso dalla proroga?

Non tutti possono beneficiare della misura. Restano esclusi:

  • Chi ha presentato istanze o dichiarazioni dopo il 30 marzo 2024;
  • Chi, pur rispettando la scadenza, ha già usufruito del Superbonus rafforzato.

In sostanza, la proroga è pensata per chi non ha ancora potuto completare gli interventi di messa in sicurezza o ricostruzione degli immobili danneggiati dal sisma.

Cosa cambia con la proroga 2026

La proroga prevista dalla Legge di Bilancio 2026 integra quanto già stabilito dal Dl 95 del 2025, che consentiva l’accesso al Superbonus solo per le istanze presentate a partire dal 30 marzo 2024.

Con la nuova disposizione, invece, il beneficio è accessibile indipendentemente dalla data di presentazione dell’istanza, permettendo a tutti coloro che hanno subito danni a causa degli eventi sismici di intervenire sugli immobili e ricevere il sostegno statale.

In questo modo, la nuova misura (se verrà confermata) va a eliminare il limite temporale precedentemente previsto, offrendo una maggiore flessibilità e una reale possibilità di recupero per chi ha subito danni importanti e non è ancora riuscito a completare gli interventi necessari.

Un aiuto concreto per la ricostruzione

Anche se la proroga riguarda un numero limitato di beneficiari e prevede modalità di accesso più rigide rispetto al passato, rappresenta un sostegno concreto.

Dopo anni dal sisma, molte persone non hanno ancora potuto ricostruire o mettere in sicurezza la propria casa.

Grazie al Superbonus 110%, è possibile finalmente realizzare lavori di consolidamento strutturale, migliorare l’efficienza energetica e rendere gli immobili più sicuri, contribuendo così alla ripresa dei territori colpiti.

Sintesi finale

In sintesi, nel 2026 il Superbonus 110% è prorogato solo per gli immobili danneggiati dai terremoti del 2016 e 2017 in Lazio, Marche, Umbria e Abruzzo.

Il beneficio sarà fruibile tramite detrazione decennale e resta vincolato alla presentazione delle istanze entro il 30 marzo 2024, fatta eccezione per chi ha già usufruito del Superbonus rafforzato.

La proroga permette a chi ha subito danni significativi di completare gli interventi di ricostruzione e messa in sicurezza, rappresentando un aiuto concreto per la sicurezza delle abitazioni e la ripresa dei territori colpiti dal sisma.

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