14 Nov, 2025 - 10:22

Legge 106/2025: nuove tutele sul lavoro per chi affronta malattie oncologiche, invalidanti e croniche

Legge 106/2025: nuove tutele sul lavoro per chi affronta malattie oncologiche, invalidanti e croniche

Vivere con una diagnosi di tumore significa fare i conti ogni giorno con terapie impegnative, visite mediche e la necessità di conciliare la cura con il lavoro e la vita familiare.

La legge 106/2025 offre nuove tutele per chi lotta contro malattie oncologiche e, in parte, per chi convive con patologie croniche o invalidanti, garantendo la possibilità di mantenere il reddito e la sicurezza del posto di lavoro durante le cure.

Chi ha una malattia oncologica può usufruire di permessi retribuiti per visite mediche, esami e cicli terapeutici, che si aggiungono a quelli già previsti dalla legge 104/1992. Questi permessi possono essere estesi anche ai familiari caregiver o ai genitori di figli minorenni con gravi patologie.

Dal 1° gennaio 2026, la legge prevede 10 ore annuali di permesso retribuito, con copertura previdenziale, da utilizzare per le cure. Il numero effettivo di ore può variare in base al contratto collettivo di riferimento e alla documentazione medica, garantendo così la flessibilità necessaria per rispondere alle esigenze specifiche di ciascun lavoratore.

Congedi, flessibilità e tutela del posto di lavoro

Una delle novità più significative introdotte dalla legge 106/2025 è il congedo straordinario fino a 24 mesi, che può essere utilizzato anche in maniera frazionata.

Questo strumento permette ai lavoratori di affrontare cure lunghe e impegnative senza dover esaurire tutti i giorni di malattia previsti dal contratto. Pur non essendo retribuito, il congedo garantisce la conservazione del posto di lavoro e non influisce sull’anzianità né sui principali diritti previdenziali, offrendo così una sicurezza fondamentale durante il percorso terapeutico.

La legge riconosce anche il diritto a smart working e orari flessibili, con l’obiettivo di facilitare la conciliazione tra lavoro e salute. Il datore di lavoro deve permettere il lavoro agile, salvo esigenze organizzative reali e documentabili, e può predisporre rientri graduali dopo le terapie, agevolando così la ripresa delle attività lavorative in modo più sereno.

Infine, anche oltre il periodo di comporto - il limite massimo di assenze per malattia previsto dal contratto - il lavoratore non rischia di perdere il posto a causa della propria condizione di salute. Il licenziamento resta possibile solo per giusta causa o per motivi oggettivi non legati alla malattia, garantendo così un livello di protezione concreto e duraturo.

Agevolazioni economiche e supporto alla cura

Le tutele sul lavoro previste dalla legge 106/2025 si integrano con altre importanti agevolazioni pensate per supportare chi affronta una malattia oncologica.

Tra queste rientrano il riconoscimento dell’invalidità civile, che apre l’accesso a vantaggi economici e fiscali, l’esenzione dai ticket e la possibilità di detrarre le spese mediche, e, per chi ne ha i requisiti, la possibilità di accedere alla pensione anticipata se si tratta di lavoratori precoci con patologie gravi.

Oltre a questi benefici, chi è malato può anche richiedere periodi più lunghi di aspettativa non retribuita per completare le cure, senza rischiare di perdere il proprio posto di lavoro.

Grazie a queste misure, è possibile affrontare le terapie con maggiore tranquillità, senza dover rinunciare alla sicurezza economica e alla continuità del lavoro, conciliando così salute e vita professionale in modo più sereno.

Diritti e tutele per chi affronta un tumore: cosa sapere in sintesi

  • Permessi retribuiti: 10 ore annue per visite, esami e terapie, aggiuntive ai permessi della legge 104, anche per familiari caregiver coinvolti nel percorso di cura;
  • Congedi e flessibilità: congedo straordinario fino a 24 mesi, smart working, orari flessibili e rientri graduali, garantendo continuità e tutela del posto di lavoro durante tutto il trattamento;
  • Agevolazioni e supporto: invalidità civile, esenzioni e detrazioni fiscali, pensione anticipata e aspettativa non retribuita più lunga per completare le cure in modo più sereno e sicuro.
LEGGI ANCHE
LASCIA UN COMMENTO

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.
I campi obbligatori sono contrassegnati con *

Sto inviando il commento...