L’Ape Sociale è uno strumento che permette di anticipare l’accesso alla pensione per alcune categorie di lavoratori che si trovano in particolari situazioni.
La scadenza del 30 novembre 2025 rappresenta l’ultima opportunità dell’anno per inviare la domanda di accesso al beneficio.
Si tratta di una finestra dedicata alle richieste tardive, che verranno considerate solo se rimangono fondi disponibili.
Le novità introdotte dalla Legge di Bilancio hanno definito con precisione i requisiti di età e contribuzione, rendendo chiaro chi può effettivamente beneficiare dell’Ape Sociale.
In attesa di conoscere maggiori dettagli dalla Manovra 2026, in questo articolo, spiegheremo chi può accedere, come fare domanda e forniremo tutte le indicazioni utili per questa ultima fase.
L’Ape Sociale permette di accedere alla pensione anticipata per alcune categorie di lavoratori. Si tratta di una buona possibilità, ma riservata esclusivamente a lavoratori che rientrano in determinate casistiche.
Possono richiedere l’Ape Sociale i lavoratori con mansioni gravose, gli invalidi civili con almeno il 74% di invalidità, i disoccupati che hanno terminato il trattamento Naspi o equivalente e i caregivers, cioè chi assiste una persona non autosufficiente da almeno sei mesi.
Per i lavoratori con mansioni gravose il requisito contributivo minimo è di 36 anni, mentre per le altre categorie è di 30 anni.
Le lavoratrici madri hanno diritto a una riduzione di un anno per ogni figlio, fino a un massimo di due.
Sta per chiudersi l’ultima finestra dell’anno per richiedere l’Ape Sociale, il trattamento di pensione anticipata riservato a determinate categorie di lavoratori.
La scadenza è il 30 novembre: entro quella data bisogna presentare la domanda per verificare i requisiti e ottenere il beneficio.
Questa finestra di novembre è dedicata alle domande tardive e verrà valutata solo se resteranno fondi disponibili.
La richiesta va inoltrata in modalità telematica tramite il sito INPS, utilizzando SPID, CIE o CNS.
Chi preferisce può rivolgersi a CAF o patronati per assistenza nella compilazione e nell’invio. Se la domanda viene approvata, l’Ape Sociale viene erogata a partire dal primo giorno del mese successivo all’invio.
È importante ricordare che la prestazione non può essere cumulata con altre attività lavorative, sia dipendenti sia autonome, a eccezione dei redditi da lavoro autonomo occasionale fino a 5.000 euro lordi all’anno.
L’importo dell’Ape Sociale corrisponde al rateo della pensione maturata al momento della richiesta, fino a un massimo di 1.500 euro al mese. Se la pensione calcolata supera questa cifra, l’assegno resta comunque 1.500 euro.
La prestazione è erogata fino al raggiungimento dei requisiti per la pensione di vecchiaia o anticipata.
Secondo il disegno di Legge di Bilancio 2026, l’Ape Sociale sarà confermata anche per il prossimo anno, senza modifiche ai requisiti attuali, garantendo continuità a chi ne ha diritto.
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