15 Nov, 2025 - 20:09

Italia–Norvegia: servono nove gol? Ecco le nazionali che in passato hanno firmato imprese da risultato mostruoso

Italia–Norvegia: servono nove gol? Ecco le nazionali che in passato hanno firmato imprese da risultato mostruoso

In vista di Italia–Norvegia, la frase che rimbalza ovunque è sempre la stessa: “Per il primo posto servirebbe una vittoria con nove gol di scarto.” Un’impresa che sembra ai limiti dell’impossibile, una montagna che nessuno immaginerebbe scalabile. Eppure lo sport — e il calcio in particolare — ha una memoria fatta di imprese che sembravano irraggiungibili, e che invece sono diventate realtà.

Per capire se sognare abbia un senso, vale la pena guardare a ciò che è già successo nella storia del calcio internazionale.

Quando il risultato diventa storia: precedenti di goleade leggendarie

Gli scarti da “cifra doppia” non appartengono alla normalità del calcio, ma sono accaduti più volte, spesso in partite ufficiali.

L’esempio più clamoroso rimane l’Australia, capace di infliggere addirittura 31 gol in una sola partita alle Samoa Americane nelle qualificazioni mondiali del 2001. Una goleada che riscrisse i record e spinse la FIFA a riformare il sistema di qualificazioni nella zona Oceania.

Ma non è stato un episodio isolato: la stessa Australia aveva rifilato 22 gol alla Tonga appena due giorni prima.

Un doppio risultato talmente estremo da essere entrato nell’immaginario collettivo come sinonimo di “missione impossibile diventata possibile”.

Anche i Mondiali hanno conosciuto vittorie con margini giganteschi. La mitica Ungheria degli anni ’50 aprì la sua campagna mondiale con un devastante 9-0 alla Corea del Sud, e trent’anni dopo fu la Jugoslavia a replicare un punteggio identico contro lo Zaire.

Chi segue gli archivi calcistici ricorda bene anche il 10-1 dell’Ungheria contro El Salvador nel 1982: un risultato monstre, con uno scarto di nove reti proprio come quello richiesto oggi all’Italia.

E non si tratta solo di calcio “vintage”: anche nel nuovo millennio si sono registrate goleade estreme in partite ufficiali.

Il 10-0 del Bahrain sull’Indonesia nel 2012 resta uno dei risultati più simbolici dell’era moderna, la prova che anche una nazionale non tra le potenze mondiali può produrre un divario enorme quando motivazioni, contesto e prestazione perfetta si incastrano.

Cosa significa questo per Italia–Norvegia

Arrivare al primo posto vincendo con nove gol di scarto contro una nazionale solida come la Norvegia non appartiene alla normalità. Non è un obiettivo, ma una scalata. Eppure la storia del calcio insegna una cosa molto chiara: i risultati considerati impossibili sono avvenuti più volte proprio quando nessuno ci avrebbe mai scommesso.

Tutte le grandi goleade storiche avevano un elemento in comune:

  • una squadra con ferocia agonistica totale,
  • un avversario che crolla psicologicamente,
  • e un contesto che regala una spinta emotiva enorme.

Queste sono le condizioni che trasformano l’utopia in impresa.

Impresa Italia–Norvegia: quando lo sport trasforma l’inimmaginabile in realtà

Nove gol sono tanti, tantissimi. Ma ogni partita comincia dallo 0-0 e ogni storia sportiva nasce proprio quando tutti pensano che non ci sia spazio per sognare.

Italia–Norvegia non è una partita che nasce per regalare un 9-0. Ma è anche vero che, nel calcio, nessuna impresa è mai accaduta senza che qualcuno provasse a realizzarla.

E se c’è un posto dove l’improbabile trova spazio, quello è esattamente il campo.

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