Per molti appassionati di calcio può sembrare incredibile, ma la nazionale norvegese manca dalla fase finale della Coppa del Mondo da ben oltre venticinque anni. L’ultima presenza resta quella storica del Mondiale di Francia ’98, un torneo che vide anche l’Italia tra le grandi protagoniste.
La Norvegia arrivò al Mondiale del 1998 con una generazione talentuosa, guidata da giocatori come Tore André Flo, Ole Gunnar Solskjær e Álvaro Rekdal. La nazionale nordica stupì il mondo nella fase a gironi con una vittoria leggendaria contro il Brasile per 2-1, risultato che garantì l’accesso agli ottavi di finale.
Il cammino norvegese si fermò poi contro l’Italia, che vinse 1-0 grazie alla rete di Christian Vieri. Una sfida rimasta impressa nella memoria degli appassionati: la Norvegia eliminata e l’Italia lanciata verso i quarti di finale.
Dopo l’exploit del 1998, la Norvegia non è più riuscita a qualificarsi per un Mondiale. A pesare sono stati cambi generazionali complessi, mancanza di continuità nei risultati e un livello sempre più competitivo nelle qualificazioni europee.
Negli ultimi anni, però, qualcosa sembra muoversi: talenti come Erling Haaland, Martin Ødegaard e Sander Berge hanno riportato entusiasmo e qualità. Le aspettative dei tifosi ora sono chiare: rivedere la Norvegia finalmente ai Mondiali.
Il ricordo del 1998 resta forte. Ogni volta che si parla di Norvegia ai Mondiali, torna alla mente quella frase:
“L’ultima volta c’era l’Italia… e correva l’anno 1998.”
Oggi il calcio norvegese sogna di chiudere un’assenza durata troppo a lungo. La nuova generazione può riportare la Norvegia sul palcoscenico mondiale e scrivere una pagina di storia che manca da oltre due decenni.
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