17 Nov, 2025 - 18:51

Ultrà Chieti, sassaiola contro il pullman della squadra: ma la tragedia di Rieti non ha insegnato nulla?

Ultrà Chieti, sassaiola contro il pullman della squadra: ma la tragedia di Rieti non ha insegnato nulla?

Nuova pagina nera per il calcio dilettantistico. Il rientro del Chieti Calcio dalla trasferta di Recanati si è trasformato in un incubo quando il pullman neroverde è finito nel mirino di un gruppo di teppisti che ha tentato di bloccare il mezzo lanciando pietre e oggetti contundenti.

Un assalto che riapre ferite e polemiche sulla sicurezza nel mondo sportivo: possibile che la tragedia di Rieti, che ha segnato il mondo dello sport con la tragica morte di uno dei due autisti in seguito alla sassaiola degli utrà del Pistoia Basket, non abbia insegnato nulla?

Aggressione lungo una strada secondaria

Il blitz è avvenuto su una strada secondaria a pochi metri dall’ingresso dell’A14. Secondo le testimonianze, almeno venti persone incappucciate avrebbero provato a fermare la corsa del bus, bersagliandolo con una fitta sassaiola. Uno dei finestrini è andato completamente distrutto e all’interno si sono vissuti attimi di puro panico.

Giocatori illesi, ma paura alle stelle

Sul pullman viaggiavano i giocatori e due dirigenti del club. Nessuno è rimasto fisicamente ferito, ma la paura è stata enorme. Solo il sangue freddo dell’autista, che ha accelerato evitando il blocco, ha impedito conseguenze ben peggiori.

Arrivo scortato allo stadio Angelini

Il pullman è riuscito a raggiungere lo stadio Guido Angelini dove, avvertite in anticipo, attendevano polizia e carabinieri. Non si sono registrati ulteriori contatti con gli aggressori.

Tifoseria in rivolta e clima esplosivo

L’episodio esplode in un momento delicatissimo. La tifoseria organizzata aveva già dichiarato rottura con la società, accusandola di un campionato sotto le aspettative e di aver disatteso varie promesse.

A scatenare l'ira ingiustuficata degli ultrà neroverdi l'ennesimo risultato negativo in campo (Recanatese- Chieti 2-0). Dunque, la tensione in città sale, in queste ore il malcontento rischia di sfociare in qualcosa di irreparabile.

Indagini in corso, ma resta una domanda

Le forze dell’ordine stanno lavorando per identificare i responsabili. Le immagini delle telecamere e le testimonianze potrebbero essere decisive.

Ma la domanda resta: quante altre volte servirà sfiorare una tragedia per capire che la violenza nel calcio non è tifo, ma un pericolo concreto?

 

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