Un sentimento non corrisposto, quindi lo stalking e le minacce. Gli investigatori del commissariato Distaccato di Tivoli-Guidonia hanno arrestato in flagranza un uomo di 55 anni, di origini montenegrine, per la violazione del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati da una 30enne, vittima di atti persecutori.
Nonostante gli fosse stata notificata una misura cautelare emessa dal Tribunale di Tivoli, che prevedeva il divieto di avvicinamento e l'applicazione del braccialetto elettronico, l'uomo si è presentato sul luogo di lavoro della donna armato di coltello.
Secondo quanto emerso, l'uomo aveva tentato di instaurare, senza successo, una relazione sentimentale con la donna di 30 anni, conosciuta in ambito lavorativo.
Aveva quindi iniziato a perseguitarla con pedinamenti in strada, appostamenti presso il luogo di lavoro e vicino all’abitazione, apprezzamenti non richiesti e infine minacce a causa del mancato ricambio delle sue "attenzioni".
La vittima, sconvolta e in preda all'ansia, ha denunciato le persecuzioni al commissariato di Tivoli, alle porte della Capitale.
Appena due giorni dopo la notifica della misura, mentre era in attesa di ricevere il dispositivo elettronico, l'uomo è tornato sul luogo di lavoro della vittima.
La donna, che si è accorta della sua presenza, ha prontamente allertato il 112 e contattato direttamente gli investigatori: il loro intervento è stato rapido. Gli agenti hanno trovato lo stalker sul posto e lo hanno arrestato in flagranza di reato.
Nel corso dei controlli, il 55enne è stato anche denunciato per il possesso ingiustificato di un coltello a serramanico.
Su disposizione del pubblico ministero, il 55enne è stato posto agli arresti domiciliari, in attesa della decisione dell’autorità giudiziaria.
La vittima, che ha sporto nuova denuncia per l'ultimo episodio, è stata accompagnata al centro anti-violenza "La Sibilla" di Tivoli, dove ha iniziato un percorso di sostegno psicologico.
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