Il derby della Madonnina si avvicina e l’attenzione è tutta rivolta alle probabili scelte dei due allenatori invista della fatidica data del 23 novembre 2025.
Da una parte l’Inter di Chivu, che conferma il suo marchio di fabbrica fatto di intensità e transizioni rapide dall’altra il Milan di Allegri, votato alla compattezza e all’ordine, con l’obiettivo di colpire sfruttando tecnica ed esperienza nei momenti decisivi.
Il 3-5-2 dell’Inter nasce per dominare il campo, con una costruzione dal basso pulita e una verticalità immediata appena si supera la prima pressione. Sommer sarà il primo regista, supportato dalla linea a tre Akanji–Acerbi–Bastoni, fondamentale nell’uscita palla e nelle marcature preventive.
Sulle fasce Dumfries e Dimarco garantiranno ampiezza, corsa e inserimenti, mentre in mezzo il trio Barella–Calhanoglu–Sucic assicura equilibrio tra interdizione, tecnica e strappi centrali.
In attacco, Lautaro e Marcus Thuram punteranno a muovere continuamente la difesa rossonera: profondità, gioco spalle alla porta e scambi veloci dentro l’area saranno al centro della strategia offensiva.
Il Milan risponde con lo stesso modulo, ma con una filosofia completamente diversa. Il 3-5-2 di Allegri punta sulla solidità difensiva e sulla capacità di far male appena si apre uno spazio.
Maignan guida una retroguardia fisica e reattiva composta da Tomori–Gabbia–Pavlovic, incaricata di restare corta e di non lasciare corridoi centrali.
Sulle fasce Saelemaekers ed Estupiñan saranno determinanti sia nella fase di spinta sia nel raddoppio sui quinti nerazzurri.
A centrocampo, l’esperienza di Modric e Rabiot servirà a dare ordine e tempi di gioco, con Fofana pronto a rompere il ritmo avversario e ribaltare l’azione.
Davanti, Leao e Pulisic completeranno un attacco devastante in campo aperto: velocità, dribbling e capacità di colpire in pochi tocchi saranno la principale arma per sorprendere la difesa dell’Inter.
Il cuore della sfida sarà sulle corsie laterali. Da una parte Dumfries e Dimarco, pilastri della spinta offensiva interista; dall’altra Saelemaekers e Estupiñan, indispensabili per mantenere l’equilibrio rossonero e trasformare la fase difensiva in ripartenza.
Chi riuscirà a vincere i duelli sulle fasce avrà un vantaggio enorme: se l’Inter imporrà ritmo e inserimenti, costringerà il Milan ad abbassarsi, limitando la pericolosità di Leao e Pulisic.
Se invece saranno gli esterni rossoneri a ribaltare l’azione e isolare i due attaccanti in campo aperto, la retroguardia nerazzurra potrebbe trovarsi in difficoltà.
L’intensità sui quinti, la qualità nelle transizioni e la capacità di coprire il campo saranno gli elementi determinanti per orientare l’esito del derby.
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