20 Nov, 2025 - 17:55

Elezioni Veneto, Cacciari avvisa Salvini: "Se la Lega andrà male finirà nei guai"

Elezioni Veneto, Cacciari avvisa Salvini: "Se la Lega andrà male finirà nei guai"

Non gli importa dell'affaire Garofani, non gli importa degli attacchi da guerra ibrida della Russia contro Mattarella (anzi, li esclude).

Massimo Cacciari, raggiunto da Tag24.it, si sente solo di dire che la prossima tornata elettorale delle regionali che si celebrerà domenica e lunedì prossimi avrà comunque le sue cose da dire. E, con esse, le sue sorprese.

Campania e Puglia al Campo largo e Veneto al centrodestra: certo. Come da pronostico.

Ma, in quest'ultima regione, secondo Cacciari, Matteo Salvini si gioca la carriera politica nel derby a distanza con Luca Zaia. Occhio, quindi. Nulla è scontato.

Elezioni in Veneto, Cacciari avvisa Salvini

Per l'ex sindaco di Venezia, in Veneto, non è in dubbio la vittoria di Alberto Stefani, il candidato del centrodestra. Ma è in dubbio il risultato della Lega. Dopo lo tsunami Vannacci, se perde il derby in casa con Luca Zaia, per il Carroccio e il suo condottiero, anzi il suo Capitano, Matteo Salvini, saranno guai.

virgolette
La sorpresa di questo turno delle regionali potrà esserci proprio in Veneto. In questa regione, se la Lega andasse male, allora per Salvini si aprirebbe uno scenario molto negativo

Cacciari non lo dice, ma dopo dodici anni (e nonostante un congresso appena celebrato), l'era di Matteo Salvini potrebbe finire. O iniziare a farlo, chissà, ridimensionandolo sul ponte di comando.

Del resto, non è certo un mistero che la Lega di governo e dei territori, dei Fontana e degli Zaia, dei sindaci del nord-est, non gli abbia mai perdonato la sua virata verso l'ultra destra di Vannacci. 

Nella stessa Toscana, dove il Generale è stato mandato in prima linea, i fantasmi della debacle già si sono manifestati tutti.

Per questo, ora, in Veneto, il Capitano si gioca la partita se non della vita, della verità.

Lunedì pomeriggio avrà ancora un partito al suo fianco? 

Nel caso contrario, potrebbe aprirsi una nuova fase, con la consapevolezza che la base storica del Carroccio vorrebbe farla finita con il sovranismo, il neofascismo e la destra che più destra non si può. Da quelle parti, evidentemente, politicamente, vede poca trippa per gatti.

Referendum per la separazione delle carriere, Cacciari: "Per il governo non cambierà niente"

Con Tag24.it, Massimo Cacciari ha fatto anche una breve riflessione attorno al referendum sulla magistratura che prevede la separazione delle carriere tra toghe inquirenti e toghe giudicanti e il sorteggio per la composizione del Csm.

Quando gli è stato chiesto un pronostico sulla partita che si svolgerà la prossima primavera, se vincerà il fronte del sì alla riforma del ministro Carlo Nordio o quello del no, ha preferito non sbilanciarsi.

Ma intanto ha convenuto che Giorgia Meloni si è ben tenuta a ripetere l'errore che nel 2016 fu fatale a Matteo Renzi:

virgolette
Meloni è una persona attrezzata da questo punto di vista. Non ha personalizzato la partita. Quindi, l'esito del referendum non cambierà niente sul fronte del governo. Certo: se dovesse vincere il fronte del no, sarebbe antipatico per il governo e chi ha proposto la riforma. Ma sostanzialmente, non cambierà proprio niente
LEGGI ANCHE
LASCIA UN COMMENTO

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.
I campi obbligatori sono contrassegnati con *

Sto inviando il commento...