22 Nov, 2025 - 17:40

Donna picchiata e violentata a Gallarate, fermato un 35enne: "Si era nascosto nel cassettone del letto"

Donna picchiata e violentata a Gallarate, fermato un 35enne: "Si era nascosto nel cassettone del letto"

Ha sorpreso la vittima alle spalle e, dopo averla picchiata, l'ha trascinata in un luogo appartato e l'ha violentata. I carabinieri della compagnia di Gallarate, in provincia di Varese, hanno individuato e rintracciato il presunto autore della brutale aggressione subita da una donna di 53 anni alle prime luci dell’alba di ieri, 21 novembre 2025, nel quartiere Cajello.

Si tratta di un 35enne gambiano, sposato e con regolare permesso di soggiorno. L'uomo è stato rintracciato grazie alle immagini delle videocamere di sorveglianza e alle indicazioni fornite da un testimone.

Donna di 53 anni picchiata e violentata a Gallarate

Secondo quanto ricostruito dai militari, il 35enne avrebbe sorpreso la vittima alle spalle, mentre camminava sul marciapiede in via Pegoraro a Gallarate per raggiungere il posto di lavoro. La zona, alle 5:30 del mattino, era deserta. 

L'avrebbe prima malmenata e poi portata dietro le siepi di un’aiuola di un parcheggio pubblico per stuprarla. Dopo la violenza sarebbe fuggito a piedi, portando con sé il telefono cellulare della donna, ma avrebbe perso il suo.

La 53enne, soccorsa da un passante, è stata trasportata in ospedale in codice giallo, con il volto tumefatto. È stata dimessa con una prognosi di 20 giorni.

Le indagini 

Gli inquirenti hanno subito visionato le immagini di tutti gli impianti di videosorveglianza pubblici e privati presenti nella zona e, anche grazie alle preziose indicazioni di un testimone, sono riusciti a ricostruire il percorso di fuga dell'aggressore e a risalire alla sua abitazione a Gallarate.

Quando i carabinieri hanno fatto irruzione, hanno trovato l’uomo nascosto all’interno di un letto a cassettone. Indossava ancora gli stessi abiti della mattina, ripresi dalle videocamere.

Il 35enne è stato quindi portato in caserma. Il cellulare della vittima è stato in seguito recuperato all’interno di una proprietà privata lungo la strada percorsa per fuggire, non distante dalla casa dell’indagato.

Chi è il presunto aggressore

Il 35enne vive in Italia da tempo; di professione meccanico, è sposato con una donna italiana e ha tre figli. Sarebbe emerso un unico precedente alle spalle, risalente al 2020, per detenzione di droga (riconosciuta la lieve entità) e resistenza a pubblico ufficiale. Aveva avuto la sospensione condizionale della pena.

L'uomo è ora in carcere, in attesa dell’udienza di convalida. Avrebbe confessato la violenza tra le lacrime. Il legale ha spiegato che il suo assistito "non ha saputo dare una spiegazione per quanto accaduto".

 

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