Nell'ultima scena di Predator: Badlands, Dek affronta un duello finale con suo padre Njhorr, che termina con la vittoria di Dek, dimostrando finalmente il suo valore. Completa così il suo percorso di trasformazione, iniziato sul pianeta Genna, il feroce mondo letale dove ogni forma di vita è un predatore.
Lo scontro con il padre, Njhorr, un temibile guerriero che fin da quando era piccolo ha solo visto debolezze in lui, è l’epilogo di una storia avvincente e piena di avventure.
La scena post-credits del film mostra l'arrivo di una nave spaziale con il simbolo di un clan matriarcale: è la madre di Dek, un'importante novità nell'universo Predator che apre la strada a nuovi sviluppi narrativi e all'introduzione di una nuova leader nella saga.
Prima di scoprire la trama, il cast e le location mozzafiato in Nuova Zelanda dove è stato girato Predator: Badlands, ecco il trailer:
Il finale di Predator: Badlands è un mix di emozioni che lasciano allo spettatore una profonda riflessione sull’evoluzione interiore del protagonista, a differenza delle altre pellicole della saga, più crude e piene d’azione.
Il protagonista, Dek, un giovane guerriero Yautja, alla fine riesce a sconfiggere suo padre e a dimostrare il suo valore come combattente.
Ha sempre vissuto emarginato dal suo clan, ma alla fine riesce a riscattarsi e ad affrontare il proprio destino.
Il film si chiude senza un finale apertamente decisivo, ma con una chiara intenzione di lasciare spazio a racconti successivi e a possibili sviluppi ulteriori della saga.
Predator: Badlands è stato girato principalmente in Nuova Zelanda, una terra perfetta per ricreare l’atmosfera ancestrale e rurale del film, per via delle sue ambientazioni naturali mozzafiato e piene di vegetazione.
La natura incontaminata e selvaggia si è prestata alla ricostruzione di ipotetici pianeti alieni, con i loro paesaggi incantati. Il film è stato girato in diverse località della North Island, tra cui Rotorua, noto per le sue zone geotermiche con sorgenti termali, perfette per creare ambienti ostili ma allo stesso tempo suggestivi e pieni di fascino.
Altri set importanti includono le coste e le spiagge nere nei pressi di Auckland, che hanno rappresentato i terreni rocciosi e minacciosi dove si svolgono molte scene di caccia e di scontro.
Inoltre, per gli interni sono stati usati gli Auckland Stonefield Studios, dove sono state costruite ambientazioni futuristiche come i laboratori e sale di comando del clan Predator.
Il settimo capitolo dell’amatissimo franchise action fantasy-horror si distacca dai precedenti, concentrandosi non solo sull’azione ma soprattutto sul lato emotivo del protagonista e sulla sua evoluzione.
La trama racconta una storia autonoma, ambientata nel mondo dei Predator, gli Yautja. La narrazione è focalizzata su Dek, un giovane Predator esiliato dal suo clan a causa delle sue scelte controverse.
Nella sua ricerca di redenzione e appartenenza, si immerge in una realtà dura, fatta di rituali ancestrali e di lotte intestine per il potere.
Il film combina azione, fantascienza e una forte componente drammatica con dialoghi in lingua "predatorese" appositamente creata per questo capitolo, arricchendo l’universo narrativo con dettagli culturali inediti.
Il cast vede tra i protagonisti Dimitrius Schuster-Koloamatangi nel ruolo di Dek, supportato dalla presenza di Elle Fanning nel ruolo di Thia, che aggiunge un ulteriore tocco umano alla storia.
Completano la squadra: Reuben de Jong, Mike Homik, Rohinal Narayan e Cameron Brown.
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