Una leggenda del reggae che se ne va. Il cantante Jimmy Cliff, ambasciatore della musica giamaicana nel mondo, è morto il 24 novembre 2025 all’età di 81 anni.
La notizia è stata comunicata dalla moglie Latifa Chambers con un messaggio su Instagram rivolto ai fan di tutto il mondo:

Jimmy Cliff sul palco durante il suo concerto al San Sebastian Jazz Festival sulla spiaggia di Zurriola a San Sebastian, nel nord della Spagna (2015).
Jimmy Cliff si è spento a Kingston, in Giamaica, dopo una crisi epilettica seguita da una polmonite, come confermato dalla sua famiglia sui social e da Variety.
La moglie Latifa Chambers ha espresso gratitudine al personale medico e agli amici che hanno accompagnato Cliff negli ultimi giorni, sottolineando la rapidità e la gravità degli ultimi eventi.
L’artista aveva combattuto problemi di salute negli ultimi mesi, ma la complicazione della polmonite dopo la crisi epilettica si è rivelata fatale.
Nato con il nome James Chambers il 30 luglio 1944 a St. James, Jimmy Cliff era noto per la sua riservatezza e profonda dedizione alla famiglia. Era sposato con Latifa Chambers, donna di origini marocchine, francesi e giamaicane, e padre di tre figli: Nabiyah Be (attrice e cantante), Lilty e Aken.
Cliff aveva vissuto periodi di profondi cambiamenti spirituali, tra cui la conversione all’Islam negli anni Settanta e diversi viaggi in Africa; negli ultimi tempi si dichiarava principalmente sostenitore della scienza e della laicità.
Jimmy Cliff ha iniziato la sua avventura musicale a soli 14 anni con il singolo “Hurricane Hattie”, prodotto da Leslie Kong. Dopo i primi successi locali, fu scelto come rappresentante musicale della Giamaica all’Esposizione Universale del 1964 e siglò un contratto con Island Records.
Nell’arco di oltre sei decenni ha regalato al mondo canzoni immortali come “Many Rivers to Cross”, “You Can Get It If You Really Want”, “The Harder They Come”, “Wonderful World, Beautiful People” e la cover “I Can See Clearly Now”. Il suo contributo alla diffusione internazionale del reggae si è reso leggendario anche grazie al film cult “The Harder They Come” del 1972, che con la sua colonna sonora ha spalancato le porte del successo negli USA e in Europa.
Cliff ha vinto due Grammy Awards (nel 1985 per “Cliff Hanger” e nel 2010 per “Rebirth”) e nel 2010 è stato inserito nella Rock and Roll Hall of Fame, accanto a Bob Marley come unico giamaicano a ricevere tale onore. Ha collaborato con artisti di fama mondiale come i Rolling Stones, Elvis Costello, Paul Simon e Annie Lennox, e fino agli ultimi anni ha continuato a registrare, esibirsi e ispirare nuove generazioni.
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