Elly Schlein esclude ogni ipotesi di governo con il centrodestra: in caso di pareggio alle prossime elezioni politiche, dirà no anche a un possibile sostegno a un governo tecnico.
La segretaria vuole diventare presidente del Consiglio solo se, nel 2027, il Pd risulterà essere il primo partito e il centrosinistra la coalizione vincente: niente sotterfugi o scorciatoie.
Sono le novità che rimbalzano i retroscenisti del Nazareno.
Nelle ultime ore, dopo la nascita del correntone di Montepulciano, Elly Schlein ha voluto sgombrare il campo da ogni dubbio riguardo a un eventuale coinvolgimento del centrosinistra in un governo di coalizione con il centrodestra in caso di mancato risultato netto.
ha chiarito la Nazarena, sottolineando come la sua aspirazione sia esclusivamente quella di guidare un governo che nasca da una vittoria netta del Pd nelle urme.
Schlein ha inoltre ribadito di non essere disponibile a sostenere un esecutivo tecnico, spesso invocato come soluzione in caso di stallo politico, poiché ritiene che un governo di questo tipo manchi di legittimazione democratica e, quindi, di capacità di incidere nel profondo con le riforme.
C'è da dire che questa posizione rappresenta senz'altro un punto di svolta rispetto a voci e speculazioni insistenti sul possibile scenario di un governo tecnico sostenuto da forze politiche tradizionalmente rivali e che potrebbero pareggiare alle urne del 2027.
Ma tant'è: la leader del centrosinistra punta chiaramente a tenere alta la compattezza dell’alleanza progressista, evitando qualsiasi compromesso che potrebbe indebolire la sua agenda politica e il rapporto con l’elettorato di centrosinistra.
È evidente come questa scelta rifletta una strategia politica precisa: consolidare la guida del governo con una maggioranza solida, evitando inciampi istituzionali che potrebbero ridurre la sua forza riformista.
Intanto, però, la candidatura di Elly Schlein a premier non è ancora stata ufficializzata, anche se nella pratica la sua leadership è ormai data per scontata da più fonti interne al partito.
L'annuncio ufficiale che indietro non si torna, quindi, potrebbe giungere presto, in occasione dell'assemblea del partito che dovrebbe tenersi o subito prima la sosta natalizia o subito dopo.
L’attesa dell’ufficializzazione riflette la necessità per il Pd di consolidare una strategia vincente, unendo le varie anime del partito e trovando un equilibrio con gli alleati del centrosinistra.
Del resto, Elly Schlein sa che deve tenere d'occhio soprattutto Giuseppe Conte.
Perciò, ufficializzare la sua candidatura sarà per il Pd anche un segnale chiaro agli elettori: il centrosinistra punta a un rilancio forte e deciso, all'insegna di liste profondamente rinnovate e "testardamente unitarie" per riconquistare la maggioranza e Palazzo Chigi.
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