Il meccanismo resta sempre lo stesso: taglio di sanzioni, interessi e aggio e pagamento del solo importo dovuto delle cartelle esattoriali. La Rottamazione quinquies arriva come una misura “a mano tesa”, ma allo stesso tempo pronta a inglobare anche chi aveva già intrapreso il percorso della Rottamazione quater.
Ed è proprio qui che comincia il tratto più complesso del cammino: c’è chi si prepara a versare la decima rata, chi invece guarda alla seconda, entrambe con ultimo giorno utile fissato a martedì 9 dicembre 2025. Nel frattempo, il plotone delle grandi manovre fiscali lavora da mesi, sospeso tra l’intento di ricucire il rapporto con i contribuenti, sostenere famiglie sempre più appesantite dal costo della vita e accompagnare una crescita economica che fatica a mostrarsi concreta.
La quinquies ha ormai gettato le sue basi e l’ingresso a regime sembra sempre più vicino. È in questo limbo che si agitano le domande: quando si potrà aderire? E soprattutto: posso saltare una rata della quater senza decadere? La risposta non è semplice, e proprio per questo è il momento di mettere ordine e fissare i paletti.
La Rottamazione quinquies è - senza mezzi termini - una delle misure più attese degli ultimi anni. Per molte imprese rappresenta l’ultima vera possibilità di respirare; per i contribuenti un’uscita d’emergenza da debiti fiscali che continuano a pesare come macigni.
Lo spazio di manovra si assottiglia e l’assenza di una nuova definizione agevolata rischierebbe di mettere in seria difficoltà chi già oggi si trova in affanno. Per questo motivo abbiamo più volte ribadito l’importanza di restare in regola con la Rottamazione quater, evitando la decadenza e mantenendo aperto l’accesso alla futura quinquies.
La misura è nel pacchetto delle iniziative fiscali in lavorazione, anche se non sono mancati tentativi di restringerne il perimetro. Il confronto prosegue. Le certezze, per ora, sono due:
le modalità operative saranno definite dall’Agenzia delle Entrate-Riscossione entro il 20 gennaio 2026;
si potranno regolarizzare i debiti dal 2000 al 2023 presentando la domanda fino al 30 aprile 2026.
Un segnale incoraggiante arriva dalla sospensione delle procedure esecutive per chi si prepara a entrare nella quinquies: una tregua che conferma la volontà politica di far partire la misura.
Se il testo dovesse rimanere invariato, il nuovo piano agevolato potrebbe essere dilazionato fino a 54 rate bimestrali, con primo pagamento - in unica soluzione o a rate - a partire dal 31 luglio 2026.
In questo quadro di attesa e incertezza, restano comunque alcune scadenze imprescindibili della Rottamazione quater che i contribuenti non possono permettersi di ignorare.
Poiché la quinquies non è ancora ufficiale e potrebbe subire modifiche in fase di approvazione definitiva, è fondamentale non rischiare la decadenza proprio ora.
Ecco le prossime date da segnare:
30 novembre 2025 (tolleranza fino al 9 dicembre 2025)
28 febbraio 2026
31 maggio 2026
31 luglio 2026
30 novembre 2026
La Rottamazione quater non concede margini di errore: basta una rata pagata oltre i cinque giorni di tolleranza, oppure un versamento incompleto, per determinare la decadenza immediata dal beneficio.
In quel momento la definizione agevolata si annulla: il debito risorge nel suo importo originario, comprensivo di sanzioni, interessi e aggio, come previsto dall’articolo 1, commi 231-252, della legge 197/2022.
È importante ricordare che la futura Rottamazione quinquies – pur molto probabile – non garantirà automaticamente l’ingresso a tutti. Il legislatore potrebbe prevedere esclusioni specifiche, in particolare per chi è decaduto da precedenti rottamazioni.
Per questo motivo è prudente continuare a pagare le rate della quater fino all’ultimo giorno utile. Non sarebbe la prima volta, infatti, che i contribuenti in regola vengano automaticamente “traghettati” nella nuova definizione più favorevole: è già successo con la rottamazione-bis e con la rottamazione-ter.
Una logica coerente: il sistema tende a premiare chi rimane nel perimetro della regolarità.
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