È ancora in fuga Nazif Muslija, il 50enne di origini macedoni sospettato di aver ucciso la moglie Sadjide nella loro abitazione a Pianello Vallesina di Monte Roberto, in provincia di Ancona. L'uomo, che potrebbe essersi allontanato a bordo di una Smart, è ricercato non solo in Italia, ma anche all'estero.
La donna è stata trovata senza vita ieri, 3 dicembre, riversa sul letto: probabilmente è stata picchiata fino alla morte con un oggetto contundente.
Nazif Muslija non si è presentato al lavoro e risulta irreperibile da ieri. Secondo gli inquirenti sarebbe fuggito dopo aver picchiato a morte Sadjide Muslija: la donna avrebbe compiuto 50 anni il prossimo 12 dicembre.
Le forze dell'ordine lo stanno cercando senza sosta, ma non sono ancora riuscite a individuarlo: l'ipotesi è che possa trovare rifugio all'estero. Per questo è stato emesso un mandato di cattura internazionale con l'accusa di omicidio volontario, scrive Il Corriere Adriatico.
Intanto c'è stato un nuovo sopralluogo della Scientifica nella villetta della coppia, alla ricerca di elementi utili alle indagini. Sarebbero stati repertati degli oggetti compatibili con l'omicidio, come un tubo di ferro, sporco di sangue. La vittima è stata trovata con il volto sfigurato e una lesione alla testa.
Ancora da fissare la data dell'autopsia, che dovrà chiarire le cause del decesso della 49enne.
In passato l'uomo aveva avuto comportamenti violenti nei confronti della moglie. Lo scorso aprile l'aveva aggredita per un presunto tradimento ed era stato arrestato. Aveva poi patteggiato una pena a un anno e dieci mesi ed era stato scarcerato, tornando a vivere con la donna.
Come emerso nelle ultime ore, l'uomo avrebbe dovuto seguire un percorso di recupero maltrattanti, come previsto dal patteggiamento: ma la struttura indicata non aveva disponibilità ed era tutto slittato alla prossima primavera.
Intanto, ha spiegato al Corriere della Sera l’avvocato Antonio Gagliardi, legale di Muslija, nell'attesa si era rivolto a uno psicologo, visto due o tre volte. Ma non è bastato. Sadjide aveva deciso di ritirare la causa di separazione, convinta che lui fosse cambiato.
"Me l'aspettavo" avrebbe detto all'avvocato il figlio 27enne della coppia, che vive in Svizzera, quando è stato messo al corrente della tragedia.
Familiari, amici e conoscenti sono sconvolti dalla tragica morte di Sadjide, che in molti conoscevano come "Sara". Il fratello della vittima, intervistato dalla tv locale You Tvrs, ha dichiarato che tra moglie e marito c'erano discussioni, ma che lei "voleva salvare il matrimonio".
Il sindaco di Monte Roberto, Lorenzo Focante, è intervenuto sul presunto femminicidio tramite una nota pubblicata sui social.
Il primo cittadino ha poi evidenziato come la morte della 49enne sia una "ferita" collettiva.
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