Ieri sera, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha sorpreso tutti comparendo all'anteprima del docu-film "Brunello, il visionario garbato", dedicato all'imprenditore umbro Brunello Cucinelli, andata in scena al Teatro 22 di Cinecittà.
L'evento ha inaugurato il nuovo spazio cinematografico, celebrando una sorta di modello capitalistico e umanistico che unisce filosofia, bellezza e lavoro, valori cari al fondatore dell'omonima maison di cachemire.
Diretto dal premio Oscar Giuseppe Tornatore, con musiche di Nicola Piovani, il film ripercorre la vita di Cucinelli dalla campagna umbra al rilancio del borgo di Solomeo, tra finzione e testimonianze reali, e uscirà nei cinema italiani il 9 dicembre.
Giorgia Meloni è arrivata all'ultimo minuto, ma è stata salutata da un caloroso applauso e da Brunello Cucinelli in persona, che l'ha accolta fuori dalla sala per le foto di rito davanti al wall ufficiale.
La premier, che i cronisti hanno descritto con un vestito elegante ma sobrio, ha seguito la proiezione. Ed è stata presente anche in occasione della standing ovation finale, dimostrando vicinanza al mondo dell'imprenditoria italiana di eccellenza e al cinema d'autore.
La presenza di Giorgia Meloni a Cinecittà ha voluto sottolineare il suo legame con figure come Cucinelli, simbolo di un'Italia produttiva e umanista, in un momento politico in cui il governo promuove il made in Italy globale. E, evidentemente, vuole fare pace con il mondo del cinema con il quale, in passato, non sono mancati attriti.
Il docu-film intreccia immagini d'archivio, interviste – tra cui quella di Mario Draghi – e ricostruzioni con attori come Saul Nanni, Francesco Cannevale, Emma Fatone e Beatrice Carlani, per narrare l'infanzia povera e l'ascesa dell'imprenditore che ha trasformato Solomeo in un modello di dignità morale ed economica del lavoro.
Tornatore ha definito l'opera "sperimentale", esaltando i valori di conoscenza, uguaglianza e armonia incarnati da Cucinelli.
La serata ha riunito oltre mille ospiti in un mix di politica, cinema, moda e spettacolo internazionale.
Tra i presenti, è spiccato l'ex premier Mario Draghi, in prima fila e intervistato nel film, insieme a star hollywoodiane come Jeff Goldblum, Jessica Chastain, Chris Pine e Jonathan Bailey, habitué del brand Cucinelli.
Non sono mancati, poi, nomi del K-pop come il cantante Jinyoung, mentre Cucinelli ha elogiato Tornatore e Piovani definendoli "poeti" capaci di penetrare la sua mente, enfatizzando qualità umane essenziali.
L'evento ha celebrato l'eccellenza italiana, con applausi per un ritratto che va oltre la biografia di Cucinelli: propone una visione rivoluzionaria di fare impresa in Italia. Da oggi, chissà, nel pantheon in perenne aggiornamento del centrodestra.
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