15 Dec, 2025 - 10:50

Feltri dà la colpa delle carceri sovraffollate agli stranieri: "Non dovremmo nemmeno ospitarli"

Feltri dà la colpa delle carceri sovraffollate agli stranieri: "Non dovremmo nemmeno ospitarli"

Il sovraffolamento delle carceri? Per Vittorio Feltri è colpa degli stranieri. Il direttore lo afferma numeri alla mano:

virgolette
In Italia, abbiamo oltre 63 mila detenuti contro una capienza regolamentare di poco più di 51 mila posti. Tra questi detenuti, più di 20 mila sono stranieri. Ripeto: ventimila!

Per Feltri basterebbe espellerli dal nostro Paese appena delinquono per risolvere il problema-carceri.

Feltri come risolverebbe il problema delle carceri: "Via gli stranieri che delinquono"

Insomma, per Vittorio Feltri, il problema delle carceri è una questione matematica. Quelle italiane non possono ospitare anche i cittadini immigrati. Questi ultimi, se delinquono e se vengono condannati, dovrebbero scontare la pena nei loro Paesi d'origine.

virgolette
Non siamo davanti a un problema complesso; siamo davanti semmai a una verità che nessuno ha il coraggio di pronunciare: le carceri scoppiano perché ci teniamo dentro persone che non dovremmo nemmeno ospitare

I numeri, per il direttore, parlano fin troppo chiaro. Il nodo sta nei ventimila stranieri detenuti che "noi, bontà nostra, continuiamo a mantenere nelle nostre prigioni a spese del contribuente. Li nutriamo, li vestiamo, li curiamo, li scaldiamo. Un trattamento cinque stelle che molti italiani onesti non possono permettersi..."

Ora, che quello dei detenuti nelle carceri italiane sia un trattamento "cinque stelle" cade in contraddizione con lo stesso ragionamento di Feltri. Sta di fatto che il direttore una soluzione ce l'ha:

virgolette
Basterebbe applicare un principio logico: chi delinque e non è cittadino italiano viene rispedito immediatamente a casa sua, con un ordine di espulsione eseguito davvero, non a chiacchiere. Non in un anno, non in sei mesi, non dopo tre gradi di giudizio. Subito. Beccato a rubare? Espulsione. Accoltelli? Espulsione. Stupri? Espulsione. Aggredisci un agente? Espulsione. Fine della commedia

In ogni caso, resta sempre da verificare se i ventimila stranieri che affollano le nostre carceri non abbiano la cittadinanza italiana, se tutti siano stati beccati in flagranza di reato, se non stiano in carcere magari perché in detenzione preventiva e, soprattutto, se i loro Paesi sarebbero pronti a riaccoglierli: di accordi tra lo Stato italiano e quelli di provenienza della maggior parte di loro ce ne sono ancora pochi.

La soluzione del problema (senza l'accusa di razzismo)

Il ragionamento di Vittorio Feltri, però, è tranchant: senza gli stranieri, la popolazione carceraria scenderebbe a 43mila persone, "cioè ben al di sotto della capienza massima":

virgolette
Detto in soldoni, in cella si starebbe larghi. Altro che emergenza: avremmo posti liberi. E non solo, lo Stato risparmierebbe ogni anno una cifra enorme, che sfiora il miliardo. Sì, un miliardo di euro che oggi spendiamo per mantenere criminali che non sono nemmeno nostri cittadini. E intanto le carceri cadono a pezzi, gli agenti sono allo stremo, i suicidi tra detenuti e personale aumentano, e noi ci permettiamo pure il lusso di fare gli umanitari...

A chi gli rinfaccia l'accusa di razzismo, Feltri poi risponde così:

virgolette
Questo non è razzismo, come urlano i soliti professionisti dell'indignazione. Questa si chiama giustizia, e soprattutto si chiama tutela dei cittadini italiani perché una pena carceraria ha senso soltanto se può svolgere la sua funzione costituzionale, ossia rieducare. Ma spiegatemi come si può rieducare qualcuno in condizioni di invivibilità, che implicano promiscuità, convivenza forzata tra individui di diverse etnie e culture, risse e altro...

 

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