15 Dec, 2025 - 13:55

Elezioni Cile 2025, vince Jose Antonio Kast: per la prima volta dalla fine della dittatura di Pinochet un candidato di estrema destra guida il paese

Elezioni Cile 2025, vince Jose Antonio Kast: per la prima volta dalla fine della dittatura di Pinochet un candidato di estrema destra guida il paese

Jose Antonio Kast ha vinto le elezioni presidenziali del Cile del 14 dicembre 2025, segnando il più grande spostamento a destra dalla fine della dittatura di Pinochet. Kast ha sconfitto Jeannette Jara del centrosinistra e si prepara a implementare il suo programma politico, incentrato su sicurezza, immigrazione e riforme economiche.

Cile, Jose Antonio Kast vince le elezioni presidenziali

Jose Antonio Kast, candidato di estrema destra del Partito Repubblicano, ha vinto le elezioni presidenziali del Cile al ballottaggio del 14 dicembre 2025. Kast ha sconfitto la candidata della coalizione di centrosinistra, Unità per il Cile, e membro del Partito Comunista, Jeannette Jara.

Kast ha ottenuto il 58,16 per cento dei voti contro il 41,84 per cento di Jara. Durante il suo discorso di vittoria, ha definito i risultati un "ampio mandato" per portare avanti il suo programma politico, sottolineando:

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I risultati non si vedranno dall'oggi al domani; questo richiede perseveranza, forza e saggezza.

Questa era la terza candidatura di Kast alla presidenza cilena. Ha ricevuto oltre 7,2 milioni di voti, diventando il presidente più votato nella storia del paese, favorito dall’introduzione del voto obbligatorio per la prima volta in un’elezione presidenziale.

Kast aveva conquistato il secondo posto nel primo turno del 16 novembre, con circa il 23,9 per cento dei voti, mentre Jara aveva ottenuto il 26,8 per cento. Durante il secondo turno, è riuscito a raccogliere gran parte del sostegno degli elettori di destra.

Le elezioni del 2025 hanno segnato non solo il passaggio da un governo di centrosinistra ad uno di centrodestra ma anche un cambiamento più ampio nel panorama politico. Il voto è stato influenzato dalla frustrazione dei cileni su temi come immigrazione, criminalità e rallentamento economico.

Kast ha condotto una campagna incentrata sul cambiamento, promettendo un approccio rigoroso alla criminalità e all’immigrazione, comprese possibili deportazioni di massa, ricordando in parte le politiche del presidente americano, Donald Trump. Ha inoltre proposto la costruzione di un muro lungo la frontiera con Perù e Bolivia.

La sua strategia per la sicurezza, nota come "Piano Implacabile", mira a inasprire le pene minime obbligatorie, aumentare il numero di detenuti in carceri ad alta sicurezza e isolare completamente i leader dei cartelli, impedendo loro qualsiasi contatto con l’esterno.

Durante la campagna elettorale sono stati discussi anche i legami familiari di Kast: suo fratello era ministro durante la dittatura di Pinochet, mentre suo padre era membro del partito nazista.

Una vittoria storica e il contesto sudamericano

La vittoria di Jose Antonio Kast rappresenta l’ultimo esempio di avanzata della destra in Sudamerica, simile a quanto avvenuto con Javier Milei in Argentina e Daniel Noboa in Ecuador. Si tratta del più grande spostamento a destra dalla fine della dittatura militare cilena nel 1990.

Augusto Pinochet, generale dell’esercito, guidò nel 1973 un colpo di stato che instaurò una dittatura durata 17 anni, caratterizzata da gravi violazioni dei diritti umani, sparizioni forzate e riforme economiche di stampo liberista. La vittoria di Kast è quindi vista come un momento storico di cambiamento politico nel paese.

Congratulazioni internazionali per Kast

Dopo la sua elezione, il neo-presidente Kast ha ricevuto messaggi di congratulazioni da figure di rilievo internazionale. Il Segretario di Stato degli Stati Uniti, Marco Rubio, ha sottolineato la disponibilità di Washington a "collaborare strettamente con la vostra amministrazione".

Tra i messaggi di auguri ci sono anche personalità del mondo politico e imprenditoriale. Il magnate delle Big Tech, Elon Musk, e María Corina Machado, leader dell’opposizione venezuelana, hanno inviato i loro complimenti. Pareri positivi sono giunti anche da leader europei, tra cui il premier italiano, Giorgia Meloni, e il primo ministro ungherese, Viktor Orban, che ha definito l’elezione di Kast "una vittoria per il buon senso".

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