Vincenzo Lorusso, l'inviato dal Donbass, svela chi fa davvero la guerra ibrida
Se è vero che non si è mai stati così vicini alla pace in Ucraina, per dirla con il presidente Trump, è vero che la Russia continua a combattere anche la guerra ibrida contro i Paesi occidentali come l'Italia?
Tag24 ha rivolto questa domanda a Vincenzo Lorusso, giornalista italiano dal 2023 di stanza pressocché fissa nel Donbass e autore del libro "De russophobia".
Ebbene, secondo lui, a giocare sporco, più che Mosca è l'Occidente.
In primis, gli Stati Uniti d'America con delle vere e proprie agenzie che si occupano di propaganda e, come si dice in questi casi, di inquinare i pozzi.
Guerra ibrida, Lorusso dà la colpa all'Occidente
In Italia, c'è un gran dibattito attorno alla guerra ibrida che la Russia di Putin porterebbe avanti contro il nostro Paese. Lo stesso Presidente Mattarella ne ha fatto cenno più volte. Ma ci troviamo davvero sul fronte nostro malgrado? Tag24 ha rivolto questa domanda al giornalista Vincenzo Lorusso:
La guerra ibrida è una realtà. Ma chi la conduce? Principalmente l'Occidente anche grazie ad alcune agenzie di public relation americane
E la Russia?
Non fa ingerenze nei governi occidentali...
giura Lorusso, secondo il quale anche l'Unione Europea, anziché vittima della guerra ibrida, è una sua promotrice:
Prendiamo il caso della Moldavia, un caso davvero eclatante. In quel Paese, ci sono state delle elezioni. Ebbene, Maia Sandu è stata eletta presidente solo grazie al voto all'estero. Nella sua patria, in Moldavia, era stata sconfitta...
Ora, Lorusso mette in dubbio la veridicità del voto dei moldavi all'estero: hanno sovvertito il risultato dietro "impulso" dei governi dei Paesi in cui vivono:
Considerare particolare il loro voto mi sembra il minimo. Anche in Italia si è assistito a scene in cui i moldavi votavano contemporaneamente in più seggi della stessa città, come a Verona. A Roma, invece, sono andati a votare alle sette di mattina e alle otto i risultati erano già arrivati... Come dire, qualche perplessità c'è. Anche perché poi, nello stesso momento, la Moldavia ha inviato nella Federazione Russa, a proposito dello stesso voto all'estero, solo 10 mila schede quando in quel Paese ci sono almeno 500 mila moldavi...
Come se non bastasse, Lorusso ha ricordato che in Russia sono stati aperti solamente due seggi:
Significa che un moldavo avrebbe dovuto prendere un aereo e farsi anche otto ore di viaggio per votare...
Per l'inviato nel Donbass, quindi, è da benedire la legge che si sta approvando in Georgia che impedisce il voto all'estero:
Proprio per evitare queste ingerenze: la guerra ibrida c'è, ma in realtà la fa l'Occidente
È assurdo che a un professore con oltre cinquanta pubblicazioni, a un professore che viene invitato ovunque per tenere delle conferenze, venga impedito di parlare nella sua città. Purtroppo, è intervenuta la politica, con la vicepresidente del parlamento europeo Pina Picierno, l'europarlamentare Giorgio Gori e Carlo Calenda. Non credo che nessuno di questi tre abbia mai scritto qualcosa nella loro vita. Picierno di sicuro non è andata oltre la lettera a Babbo Natale. Però, anche lei si è permessa di impedire al più grande esperto di Antonio Gramsci di tenere una conferenza
Fatto sta che, a sentire Lorusso, la censura si è rivelata un boomerang:
È stata controproducente, come con i miei documentari che vengono trasmessi da Russia Today. Ora si deve affittare un palasport per contenere tutte le persone che vorranno ascoltare la conferenza del professor D'Orsi. La censura si è dimostrata ancora una volta una soluzione antidemocratica e stupida: fa da megafono a chi vorrebbe zittire. E chi censura dimostra solo di non avere argomenti