17 Dec, 2025 - 16:00

Gratteri convoca i giornalisti per un blitz anti-truffe ma si mette a fare campagna per il no alla riforma Nordio

Gratteri convoca i giornalisti per un blitz anti-truffe ma si mette a fare campagna per il no alla riforma Nordio

Procuratore Capo a Napoli, scrittore (è in libreria il suo ennesimo scritto), showman televisivo con le sue lezioni sulla mafia, e anche frontman del comitato per il no alla riforma Nordio.

Nicola Gratteri è tutto questo. E per questo non smette mai di far parlare di sé.

Ieri, nel corso di una conferenza stampa indetta dopo un blitz che ha smantellato una rete di truffatori specializzati nel raggirare anziani, Gratteri ha dichiarato che il "fronte del No" al referendum sulla riforma della magistratura promossa dal ministro Nordio sta recuperando terreno nei sondaggi rispetto al fronte del Sì.

L'affermazione, pronunciata con il piglio deciso che lo contraddistingue, ha però immediatamente acceso il dibattito politico.

Cosa ha detto Gratteri sul recupero nei sondaggi del fronte del No alla riforma Nordio

Gratteri, così, mentre metteva alla sbarra 21 presunti truffatori, si è calato anche nel ruolo di testimonial del fronte del no alla riforma Nordio.

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Il fronte del No è in recupero nei sondaggi rispetto al Sì

Secondo il procuratore, il Sì – sostenuto da governo e centrodestra – parte avvantaggiato dal 52%, ma il No, trainato da magistrati, sindacati e centrosinistra, sta guadagnando consensi grazie a una campagna che evidenzia i rischi di depotenziamento del Csm e l'abolizione dell'elettività dei togati.

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Eravamo 25 punti sotto, ora solo 6

ha specificato Gratteri ribadendo che la riforma minerebbe l'indipendenza della magistratura in quanto favorirebbe interferenze politiche.

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Chi vuole il sì punta a indire una data il prima possibile perché più passa il tempo più il vantaggio si restringe. Parlano di marzo, ma si può arrivare ad aprile e bisogna parlare un linguaggio comprensibile, con meno tecnicismi, rivolgendosi alla gente comune

ha aggiunto poi il procuratore napoletano.

Le reazioni sulla campagna referendaria di Gratteri

Sta di fatto che l'uscita di Gratteri ha provocato reazioni immediate. Giorgio Mulè, ad esempio, il responsabile di Forza Italia per il referendum, ha dichiarato al Giornale quanto segue:

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Siamo all'invasione di campo. Non basta che l'Anm occupi le aule dei tribunali e la sala della Cassazione per il suo comitato contro la riforma, ora anche le conferenze stampa dei procuratori come Gratteri, dedicate a tutt'altro, vengono usate per fare propaganda per il no. Si tratta di un abuso della posizione giudiziaria che diventa politica, agitando poi un fantasma inesistente, quello della sottomissione del pm al governo che con la separazione delle carriere non si realizza affatto

Mulè, quindi, ha concluso così:

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Gratteri moschettiere del no rappresenta l'ultima prova che la riforma è necessaria
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