18 Dec, 2025 - 11:11

La "vendetta" di Mario Sechi: dopo l'assoluzione di Salvini, dice che bisogna votare sì al referendum

La "vendetta" di Mario Sechi: dopo l'assoluzione di Salvini, dice che bisogna votare sì al referendum

Se la vendetta è un piatto che si serve freddo, Mario Sechi ha già pronta l'occasione nella quale portarla a tavola. Si tratta di quella del referendum per la riforma Nordio.

Il direttore di Libero, infatti, scrivendo dell'assoluzione definitiva di Matteo Salvini nel processo Open Arms, ha spiegato che rappresenta l'ennesimo caso che conferma la necessità di riformare il mondo della giustizia italiano.

Sechi contro i magistrati dopo l'assoluzione di Salvini: la "vendetta" che propone

Ma cosa ha scritto Mario Sechi in particolare sull'assoluzione di Matteo Salvini nel processo Open Arms? Nell'editoriale in prima pagina di Libero, il titolo già dice tutto:

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Chi ripaga Matteo per anni di gogna?

Questo è il quesito da cui parte la disamina:

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Matteo Salvini è assolto, la Cassazione ha chiuso il caso, ma quello del processo politico che non avrebbe mai dovuto celebrarsi è aperto. Un ministro che svolge il suo lavoro - dentro i confini della legge per difendere i confini dello Stato - e viene trascinato sul banco degli imputati per anni è una macchia nel sistema giudiziario che l'assoluzione non cancella

Insomma, per il direttore di Libero, niente e nessuno potrà ridare la pace e l'onorabilità che Salvini ha in ogni caso perso in questi anni.

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Le accuse a Salvini dovevano essere archiviate subito, ma il caso Open Arms serviva a orchestrare una campagna contro la Lega - che allora viaggiava al 30% dei consensi - e il suo leader...

In soldoni: il processo Open Arms, per Sechi, non è stato altro che un'interferenza indebita della magistratura nel mondo della politica. La manovra delle toghe "era iniziata con lo scontro tra Conte e Salvini sulla politica migratoria" ai tempi del governo giallo-verde. E avrebbe "poi condotto a un ribaltone", facendo passare al governo giallo-rosso con Conte sempre a Palazzo Chigi.

La manovra di Palazzo e la necessità di votare sì al referendum

Mario Sechi, quindi, oggi denuncia un vero e proprio colpo di mano da parte della magistratura:

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Una manovra di palazzo intrecciata a un assalto giudiziario, un classico degli ultimi 30 anni di storia italiana...

E già, perché, a dire di Sechi, "Salvini è stato imputato e ritenuto presunto colpevole dalla gran parte della stampa italiana, trasformato in un nemico pubblico, ha subito non un giusto processo, ma una gogna che serviva unicamente a cancellarlo dalla scena politica".

È questa, quindi, la conclusione cui giunge Sechi:

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La magistratura esce doppiamente sconfitta: ha invaso il campo della politica e confermato quanto sia importante votare sì al referendum sulla riforma: va (ri)fatta Giustizia
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