18 Dec, 2025 - 12:00

Chi è Derio Olivero, il vescovo di Pinerolo che difende l'Imam di Torino giustificazionista del 7 ottobre

Chi è Derio Olivero, il vescovo di Pinerolo che difende l'Imam di Torino giustificazionista del 7 ottobre

Derio Olivero, vescovo di Pinerolo dal 2017, è salito agli onori delle cronache per il suo messaggio in difesa di Mohamed Shahin, imam di Torino arrestato e trattenuto al Cpr di Caltanissetta per aver detto che il pogrom del 7 ottobre che ha dato inizio all aguerra a Gaza era giusto.

Il 16 dicembre 2025, la Corte d'Appello ha ordinato la liberazione di Shahin, dichiarando che non rappresenta un pericolo per lo Stato. E Olivero ha espresso gioia per la decisione, ribadendo il valore del dialogo interreligioso.​

Cosa sappiamo di Derio Olivero

Nato a Cuneo il 17 marzo 1961, Derio Olivero è originario di Roata Chiusani, frazione di Centallo, e proviene dalla diocesi di Fossano, dove è stato ordinato sacerdote il 12 settembre 1987 dopo gli studi al seminario locale.

Papa Francesco lo ha nominato vescovo di Pinerolo il 7 luglio 2017, con ordinazione episcopale l'8 ottobre successivo a Fossano e presa di possesso della diocesi il 15 ottobre.​

Olivero ricopre ruoli chiave nella Chiesa italiana: è presidente della Commissione Episcopale per l'ecumenismo e il dialogo e membro del Dicastero per il Dialogo Interreligioso in Vaticano, ruoli che riflettono il suo impegno per il confronto tra fedi.

Recentemente, il 13 dicembre 2025, ha guidato a Pinerolo una processione per Santa Lucia, confermando la sua attività pastorale locale. Del resto, la sua diocesi è nota come "diocesi del dialogo", in linea con la sua missione.​

Le reazioni alle sue esternazioni

L'appello a favore dell'Imam Shahin, dove Olivero lo descrive come "uomo del dialogo" incensurato e lavoratore serio da 20 anni in Italia, ha diviso l'opinione pubblica.

Il vescovo ha invocato la libertà di opinione contro l'espulsione, ma ha condannato le frasi di Shahin sul 7 ottobre 2023, definite "gravi" e da non ripetere, auspicando uguaglianza davanti alla legge per tutti.​

virgolette
La frase dell'Imam sulla strage del 7 ottobre come una semplice risposta ad anni di violenze patite è irricevibile, oltre che inaccettabile. Il 7 ottobre è stato un vile atto terroristico, non si discute. Ma se si dovessero incarcerare tutti coloro che esprimono opinioni diverse dalle nostre, dovremmo costruire nuove prigioni. Le parole improprie e pericolose vanno però sempre condannate, che siano pronunciate da islamici, cristiani, ebrei o atei...

ha dichiarato a Repubblica aggiungendo che non crede assolutamente che le parole dell'Imam fossero una condivisione del pogrom.

Sta di fatto che Olivero ha ricevuto migliaia di insulti per la sua posizione, il che l'ha interpretato come un segno di discriminazione verso chi ha una fede o una cultura diversa, un dramma per uno Stato fondato sul rispetto dei diritti. 

Critiche, poi, gli sono giunte da alcuni giornali come Il Foglio, che ha parlato di "strana idea della Cei sugli uomini di pace", e Libero che, questa mattina, con Tommaso Lorenzini, l'ha messa così:

virgolette
Restiamo stupefatti per la posizione di Olivero, anche se non dovremmo, visto come aveva appoggiato la polemica del Club Alpino Italiano sulla presunta, eccessiva e obsoleta presenza delle croci sulle vette delle nostre montagne...
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