22 Dec, 2025 - 16:34

Perché Fabrizio Corona è indagato per revenge porn? Il caso Signorini e le foto intime a "Falsissimo"

Perché Fabrizio Corona è indagato per revenge porn? Il caso Signorini e le foto intime a "Falsissimo"

Diffusione di materiale a contenuto sessualmente esplicito (senza il consenso della persona ritratta). È questo il reato, noto anche come revenge porn, ipotizzato dalla Procura di Milano per Fabrizio Corona, indagato dopo la denuncia presentata dal conduttore del "Grande Fratello" e direttore di "Chi", Alfonso Signorini. Nel mirino degli inquirenti c'è l'ultima puntata del format "Falsissimo", pubblicata su Youtube con il titolo "Il prezzo del successo". 

Le perquisizioni a casa e in studio e le indagini per revenge porn

"Abbiamo dovuto rigirare la puntata [...] perché il materiale ci è stato sequestrato dalla Procura", aveva anticipato ieri Corona sui social. E ancora: "Non è un problema: stiamo rifacendo tutto. Vi racconteremo una storia ancora più forte e vergognosa". 

L'abitazione e lo studio dell'ex re dei paparazzi erano stati appena perquisiti da diversi agenti su disposizione della Procura di Milano. Oggi la notizia dell'iscrizione nel registro degli indagati per diffusione di materiale a contenuto sessualmente esplicito.

Il "sistema Signorini" raccontato a "Falsissimo"

La vicenda riguarda la puntata di "Falsissimo" pubblicata su Youtube lo scorso lunedì, nella quale Corona mostrava chat e immagini private relative a Signorini per sostenere la tesi di un presunto "sistema", secondo cui il conduttore e giornalista avrebbe favorito per anni l'ingresso di aspiranti concorrenti nella casa del "Grande Fratello" in cambio di favori sessuali.

La denuncia del conduttore del GF e la difesa

L'indagine è partita dopo una querela di Signorini. Corona, difeso dall'avvocato Ivano Chiesa, ha chiesto ai magistrati Letizia Mannella e Alessandro Gobbis, titolari del fascicolo, di essere interrogato ed è stato convocato per domani, martedì 23 dicembre.

Secondo la difesa, non ci sarebbero, in sostanza, gli estremi del reato, perché la diffusione dei contenuti oggetto di "dibattito" avrebbe risposto a un interesse pubblico. Sarà la Procura, comunque, a decidere come procedere: si attendono ulteriori sviluppi. 

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