La notizia che a Varese nessun drone russo ha sorvolato mai i nostri cieli dà spunto a Marco Travaglio per sbeffeggiare tutti i giornaloni - come li chiama lui - che hanno creduto a un attacco del Cremlino nel segno della guerra ibrida.
A far allertare le nostre difese era solo "un aggeggio che una famigliola in un villino lì vicino aveva comprato su Amazon per amplificare il segnale Gsm, visto che i cellulari prendevano male", ha sorriso il direttore del Fatto.
Ma cosa era accaduto in particolare? L'ha ricordato lo stesso Travaglio nel suo editoriale di oggi:
Ecco: i giornaloni hanno creduto a questo. Con questa motivazione:
Travaglio, però, non ha segnato solo quello che scrisse il Corriere della Sera, ma anche Repubblica che "smascherò attività di intelligence e in particolare a Mosca", il Messaggero che "dopo acute perlustrazioni svelò la sospetta presenza di filorussi nel Varesotto..."
Insomma: "roba grossa", ha ironizzato Travaglio senza dimenticare che la Procura di Milano aprì anche un'indagine per spionaggio politico o militare, associazione a delinquere con finalità di terrorismo o eversione e attentato alla sicurezza dei trasporti.
Ma tant'è: Travaglio ha informato che ieri i pm hanno chiesto l'archiviazione perché il drone russo non era russo e non era neanche un drone:
Come dire: la guerra ibrida scatenata da Mosca anche nei nostri confronti è frutto solo della nostra fantasia.
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