Per Vittorio Feltri, non è tempo di ulteriori ingiustizie sul caso Orlandi, quello della scomparsa dell'adolescente romana nel 1983 e mai più ritrovata.
Un lettore del Giornale fa presente al direttore che ora c'è una nuova indagata: Laura Casagrande è accusata 42 anni dopo di aver fornito all'epoca dei fatti false informazioni agli inquirenti.
Ma all'epoca Laura aveva 15 anni, era un'amica di Emanuela: e ora è giusto riaprire su di lei vecchie ferite? Questa è la domanda a cui risponde Feltri.
Per Vittorio Feltri, il fatto che 42 anni dopo la scomparsa di Emanuela Orlandi si sia iscritta nel registro degli indagati una nuova persona, Laura Casagrande, è solo il tentativo da parte delle istituzioni di scaricare il peso di un mistero su un capro espiatorio.
ha fatto presente Feltri. Il quale ha sottolineato anche che "stiamo parlando di una ragazza che, nel 1983, aveva 15 anni. Una quindicenne catapultata in uno dei casi più inquietanti della storia repubblicana, in un clima di paura collettiva, di voci incontrollate, di servizi segreti evocati, di piste internazionali, di terrorismo, di criminalità organizzata, di Vaticano e geopolitica".
Per il direttore, si tratta di "un contesto che avrebbe destabilizzato chiunque, figuriamoci un'adolescente":
Beh, questo ora lo deve accertare la magistratura.
Per Feltri, il rischio che si scarichi sulle spalle di Laura Casagrande, una donna che oggi ha sessant'anni, tutto il peso di un grande mistero è elevatissimo:
Feltri, a questo punto, è andato al nocciolo della questione:
Il rischio che si corre, per Feltri, è aggiungere un'altra ingiustizia a una storia che di ingiustizie ne ha già prodotte troppe.
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