Paolo Berdini, ex assessore all’urbanistica del Comune di Roma, è intervenuto ai microfoni della trasmissione Cosa succede in città condotta da Emanuela Valente su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano.
Ma quando mai? Questa è una bugia atroce –ha affermato Berdini-. La delibera di Marino diceva che la condizione assoluta per dire sì allo stadio era che la metà degli spostamenti degli spettatori dovevano essere garantiti dal ferro, questa condizione non è ancora stata ottemperata dalla Roma con i progetti. Quindi si può revocare l’interesse pubblico, senza nessuna penale, come bene ha fatto il IX Municipio ieri. Questo la Raggi lo sa benissimo, ma evidentemente non lo ha memorizzato bene. Io sono favorevole allo stadio, ho sempre detto che c’erano altri luoghi più adatti per costruirlo. Purtroppo però la buona amministrazione ha dovuto soccombere al malaffare. La sindaca dice che il M5S ha gli anticorpi? Lanzalone l’hanno chiamato loro, non è sceso da Marte. Chi ha lavorato insieme a me per sbloccare il progetto stadio è stato Ferdinando Imposimato, un uomo straordinario che ha dato la sua vita per la legalità di questo Paese. Imposimato era stato il candidato del M5S al Quirinale, è stato abbandonato dalla sindaca Raggi e sostituito con Lanzalone. La Raggi dovrebbe spiegare come mai ha sostituito un magistrato integerrimo come Imposimato con Lanzalone.
No, lo stadio deve essere costruito a Roma e deve servire a riqualificare le periferie più brutte d’Europa –ha dichiarato Berdini-. Mi dispiace per Montino, ma questa è una risorsa della città di Roma.
e comunque bisognerà armonizzare in un unico progetto l'area che comprende la stupenda area concerti ed il villaggio olimpico. Sembra scontato ma non lo è: un polo culturale compreso le altre arti, per esempio il trasporto su ferro perchè non entra nel villaggio decongestionando l'attuale percorso auto. uno stadio anche coperto per pallavolo pallacanestro concerti grossi: basta con il circo Massimo!
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