Una scena dal film "L'Esorcista".[/caption]William Peter Blatty scrisse il romanzo L’Esorcista nel 1971. Venne a conoscenza della storia di Hunkeler quando era senior alla Georgetown University a Washington, la più antica università cattolica e gesuita degli Stati Uniti. A raccontargli della presunta possessione e del conseguente esorcismo, fu un suo professore che era anche un prete, Eugene Gallager.Hunkeler era nato nel 1935, da una famiglia benestante di Cottage City, e cominciò ad avere esperienze con attività paranormali all’età di 14 anni, quando raccontò di aver udito rumori di colpi e graffi provenienti da dietro le pareti della sua camera da letto.Convocato dalla famiglia nel marzo del 1949, il reverendo Luther Schulze scrisse al Laboratorio di Parapsicologia della Duke University, nel North Carolina, spiegando che le sedie si muovevano in presenza di Hunkeler, e una addirittura lo fece cadere. Inoltre, il suo letto si scuoteva quando il ragazzo ci stava sopra. Il reverendo raccontò anche dei pavimenti della casa che apparivano rigati come a causa dello spostamento di mobili, e di come un’immagine di Cristo tremasse ogni volta che Hunkeler le passava vicino.La sua famiglia chiese allora l’intervento di William Bowdern, un gesuita che praticò sul ragazzo più di 20 esorcismi, nell’arco di tre mesi. In una nota sul suo diario datata 10 marzo 1949, Bowdern scriveva che, durante uno di questi, Hunkeler entrò in uno stato di trance sotto gli occhi di 14 testimoni e una settimana dopo, il 21 marzo, venne ricoverato al Alexian Brothers Hospital di Saint Louis. Qui, un mese dopo, il ragazzo fu protagonista di un violento episodio di urla, bestemmie e frasi pronunciate in latino, alla fine del quale alcuni preti gesuiti convocati dall’ospedale riuscirono a scacciare il demonio dal suo corpo.Per approfondire temi e curiosità legate al cinema, l’appuntamento è con Buio in Sala, dal lunedì al venerdì, dalle 19 alle 20 su Radio Cusano Campus.
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