Napoli, Spalletti non cerca alibi: "Abbiamo sbagliato molto"
Il Napoli esce dall’Europa League, sconfitta per 2-4 contro il Barcellona la squadra di Spalletti che ora potrà concentrarsi sul campionato e quindi sul sogno Scudetto. Da spettacolo la squadra di Xavi che nel primo tempo fissa il punteggio sul 3-1, grazie alla reti di Jordi Alba, de Jong e Pique, intervallate dal rigore siglato da Lorenzo Insigne. Nel secondo tempo poi la rete di Aubameyang prima e il gol nel finale di Politano fissano il punteggio finale. Domani il Barcellona scoprirà la sua avversaria agli ottavi di finale di Europa League nel sorteggio di Nyon venerdì alle ore 12.00.
Intervenuto in conferenza stampa, l’allenatore del Napoli Spalletti ha parlato della sfida: Bisogna essere onesti, loro sono stati bravi, non hanno mai sbagliato, noi tanto. In più, abbiamo contribuito con quell’ errore sul primo gol. C’è grosso dispiacere, eravamo riusciti a creare nuovamente il clima Napoli, con fatica, e purtroppo è stato vano. Continua così poi Spalletti ai microfoni di Sky Sport:Ogni volta in cui abbiamo provato a rimettere la partita in gioco è arrivato il gol del Barcellona e tutto si è reso inutile. Io, ovviamente, sono il primo responsabile quando ci sono prestazioni del genere. Loro ci hanno pressato alto, hanno preso il sopravvento, noi non riuscivamo a venir fuori, a giocare bene in uscita e quindi avevano la meglio".E sulle assenze: Probabilmente per determinate circostanze, in determinati momenti, alcuni giocatori con altre caratteristiche oggi ci sarebbero serviti, tipo Lobotka, ma Demme, Fabian Ruiz, sanno giocare a calcio, quindi parlare di quelli che mancano è come togliere fiducia a quelli che c’erano. Spalletti però non cerca alibi nella prestazione del suo Napoli:La verità è che abbiamo sbagliato molto, dovevamo giocare sulla punta e sull’appoggio, mentre loro giocavano diritto per diritto, e noi sbagliando troppo li abbiamo agevolati. Si sono creati spazio e dopo il terzo gol, in parità numerica, a campo aperto loro trovano sempre l’uomo libero e la superiorità numerica..