Ternana Cuore Umbro e Unicusano: Una Pasqua all’insegna della generosità
Ternana Cuore Umbro, eccellenza del Made in Italy, con il sostengo di Unicusano, ha deciso di lanciare tra le tante iniziative benefiche che la contraddistinguono la campagna ‘Insieme per i bambini ucraini e di donare delle uova di cioccolato ai piccoli.La consegna delle uova del Drago, a latte e/o fondente, è avvenuta all’interno dell’Unicusano. Una dolce sorpresa per i piccoli ospitati nel medesimo campus. Un gesto bellissimo. Ma del resto che Pasqua sarebbe senza uova di cioccolato? Triste, soprattutto per i bambini!È stato un momento bello, toccante, pieno di umanità per queste famiglie lontane dalla propria casa e dalla propria terra.Ricordiamo che l’azienda di Terni aveva lanciato un appello a tutti i cittadini per donare insieme alle uova di cioccolato, un contributo al 50% del costo totale ad un prezzo simbolico di 5 euro (il resto dei proventi è stato fornito direttamente dall'ente).
Oltre a ciò l'Unicusano ha messo a disposizione, gratuitamente, vitto e alloggio per i rifugiati.
Una grande mano è stata tesa dall’Unicusano, un impegno concreto che ci è stato spiegato attraverso le parole dell’amministratore delegato FabioStefanelli: Le uova saranno consegnate anche alla Chiesa ucraina di Boccea, la Basilica di Santa Sofia, che si farà carico dello smistamento presso altre strutture di accoglienza. Don Marco testimonia quanto sta accadendo in questi giorni e cosa si sta ancora facendo.Continua: "Il consiglio di amministrazione dell’università ha deciso sin da subito di dare un sostegno concreto alla popolazione ucraina. Abbiamo stanziato inizialmente un fondo di 2 milioni di euro per sostenerli, po' sono state rese disponibili 300 borse di studio da dedicare agli studenti. Abbiamo creato un conto corrente dedicato affinché potesse essere possibile da parte di tutti quanti di unirsi a queste iniziative e dare il proprio contributo". Non manca il passaggio inerente l'accoglienza: "All’interno della foresteria del campus abbiamo ospitato 84 ucraini, tra donne e bambini, sfollati e accorsi in Italia non appena è scoppiato il conflitto. Ci sono anche alcune iniziative che tendono all’inserimento delle persone all’interno del campus, insieme alla Basilica di Santa Sofia, creando dei corsi di studio per bambini e adulti. Un modo per creare un percorso culturale per i più piccoli e di inserimento all’interno del mondo del lavoro per i più grandi, volto a chiudere il cerchio di iniziative sociali che abbiamo messo in atto".