Daniel Craig nei panni di James Bond in "No time to die".[/caption]Con No Time to Die e la fine del suo ciclo, sono in molti ad attendere quale attore (o attrice?) verrà chiamata a interpretare 007 nei prossimi film della saga.La scelta, però, è particolarmente complicata proprio per la natura del lavoro che Craig ha fatto con il personaggio creato da Ian Fleming. L’attore ha, infatti, incarnato un James Bond capace di smantellare tutte le caratteristiche che lo hanno reso un’icona del secolo scorso. Il suo 007 è, infatti, fragile e dunque lontanissimo dalla glacialità implacabile delle precedenti iterazioni. In lui non c’è traccia di misoginia, sostituita dalla continua ricerca di un amore impossibile.Craig ha reso Bond contemporaneo nell’unico modo possibile: denunciando, nel 21° secolo, il suo esser fuori dal tempo. Il residuo glorioso di una civiltà lontana e perduta per sempre. Una leggenda e un’icona in piena regola, dunque, come testimoniano le battute con cui si conclude No Time to Die.Tuttavia, proprio per questa sua caratteristica, la scelta di un erede appare davvero molto complicata.Per approfondire temi e curiosità legate al cinema, l’appuntamento è con Buio in Sala, il sabato, dalle 18:30 alle 20 su Radio Cusano Campus.
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