Il
conflitto tra
Russia e Ucraina oltre che sul fronte
umanitario e
geopolitico ha causato diverse problematiche a livello
economico. Uno dei settori che ha risentito di più, anche dopo i due anni di
pandemia, è stato quello dell’
automotive. Lo stesso Presidente del Consiglio Mario
Draghi ha destinato dei sussidi per dare ossigeno al mercato dell’auto in questo 2022.
L’analisi del primo trimestre del 2022
L’associazione dei produttori di auto europei ha stilato un report che riguarda il primo quadrimestre dell’anno, nello specifico in riferimento al mese di aprile. L’
ACEA, ha registrato un
calo del
20,2% rispetto al
2021 e del
38,3% sul
2019, anno di riferimento pre pandemia. Nel dettaglio, le autovetture immatricolate sono state 830.447, con un significativo rosso su tutti i mercati europei. Anche le
vendite hanno registrato una netta frenata, con
3,58 milioni di auto vendute, il 13% in meno sul 2021, mentre rispetto allo stesso periodo del 2019 il calo è del 34,7%.
Le motivazioni della brusca frenata nel mercato dell'auto
Le cause principali riconducibili al calo delle
immatricolazioni, sono riconducibili, nel nostro paese, ma anche nel resto d’
Europa alla situazione che la popolazione sta vivendo in questi 2 anni e mezzo. La pandemia prima ha colpito con gli effetti derivati dai
lockdown e alle limitazioni sul posto di
lavoro. Altra motivazione è riconducibile alla crisi mondiale legata alle materie prime utilizzate per la produzione e costruzione delle
automobili, come centraline o
chip. Altra motivazione è da ricondurre all’aumento dell’inflazione e ad un
impatto psicologico dovuto agli ultimi aggiornamenti che arrivano dal
fronte ucraino. I rincari dei prodotti energetici ed in particolare di benzina e gasolio, l’
impatto negativo per i paesi occidentali delle sanzioni alla Russia hanno portato a queste cause che sono sostanzialmente le stesse in tutti i paesi dell’
area europea.
La situazione in Italia
Nel nostro paese, la situazione è analoga agli altri paesi europei, per questo si è deciso di intervenire da subito con
incentivi per sostenere la domanda con
effetti positivi, ma contenuti. Il
Governo italiano per questo 2022, ha previsto incentivi che saranno operativi dal 25 maggio e che, secondo le stime del Centro Studi Promotor, potranno determinare circa
200.000 immatricolazioni aggiuntive, tentando così di intervenire sul numero della messa in strada delle nuove vetture in questi quattro mesi dell’anno.
L’evoluzione del mercato dell’auto
Ultimo dato interessante, che fa ben sperare, pubblicato dall’associazione dei produttori di auto europei, è quello relativo alla
mobilità green. Nel primo trimestre 2022, infatti, si è visto un
incremento sostanziale della quota di mercato delle auto ibride, che ora rappresentano il
25,1% delle vendite totali di autovetture, in crescita rispetto al 20,9% dello stesso periodo dello scorso anno.