Accadde oggi, 22 maggio 1939: Italia e Germania firmano il Patto d'Acciaio. Il Patto d'Acciaio fu un accordo tra i governi del Regno d'Italia fascista e della Germania nazista, firmato 83 anni fa dai rispettivi ministri degli Esteri: Galeazzo Ciano e Joachim von Ribbentrop. Venne stipulato a Berlino, nella Cancelleria del Reich, alla presenza di Adolf Hitler e dello Stato Maggiore tedesco.
Accadde oggi, 22 maggio 1939: Italia e Germania firmano il Patto d'Acciaio
L'Italia di Benito Mussolini e la Germania di Hitler, riuscirono a concretizzare la proposta tedesca dell'anno precedente firmando a Berlino un'alleanza difensiva-offensiva, che il Duce aveva inizialmente pensato di battezzare Patto di Sangue, ma che poi aveva più prudentemente ribattezzato Patto d'Acciaio. Il testo dell'accordo prevedeva che le due parti contraenti erano obbligate a fornirsi reciproco aiuto politico e diplomatico in caso di situazioni internazionali che mettessero a rischio i propri interessi vitali.
I particolari del Patto d'Acciaio
Questo aiuto reciproco tra fascisti e nazisti sarebbe stato esteso anche al piano militare, qualora si fosse scatenata una guerra. I due Paesi si impegnavano, inoltre, a consultarsi permanentemente sulle questioni internazionali e, in caso di conflitti, a non firmare eventuali trattati di pace separatamente. Fu per questa ragione che la Germania nel 1943, ritenne un tradimento dell'Italia la firma dell'armistizio con gli Alleati anglo-americani. La durata del Patto d'Acciaio, infatti, era inizialmente fissata in dieci anni.
Gli altri punti salienti dell'accordo italo-tedesco
Nell'ampio preambolo del Patto d'Acciaio veniva garantita l'inviolabilità della frontiera tra Terzo Reich e Regno d'Italia del Passo del Brennero, e si riconosceva l'esistenza di uno "spazio vitale" dell'Italia, che la Germania si impegnava a non infrangere. Il Patto che fu subito reso pubblico, era completato da un protocollo segreto nel quale si rimarcava l'alleanza politica tra le due Nazioni, con metodi attraverso i quali la collaborazione economica, militare e culturale già prevista dall'accordo avrebbe dovuto implementarsi.
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