Qualcuno lo chiama mal di budget. Per altri si tratta di una vera e propria forma di mobbing. Certo è che le pressioni commerciali cui sono sottoposti i dipendenti bancari sono un problema di carattere sociale e non un argomento esclusivamente sindacale.
Cosa sono le pressioni commerciali
Da tempo se ne discute e negli ultimi anni, oltre alle denunce, sono arrivati anche accordi interni ai gruppi bancari e tra sindacati. Per le pressioni commerciali all’interno delle banche esiste anche una Commissione bilaterale nazionale, istituita nel 2017. Un problema che però, stando alle organizzazioni di categoria, non si è risolto e che anzi registra una certa recrudescenza.Tra le cause ci sarebbe anche la pandemia da Covid-19. Che sebbene sembra accantonata nel suo stato di emergenza, fa sentire ancora pesantemente i suoi strascichi.Eppure proprio negli ultimi anni si è presentata sempre di più l'esigenza di unire i diversi concetti di etica e di finanza, al fine di realizzare uno sviluppo sostenibile a lungo termine attraverso l'equilibrio ambientale, economico e sociale.Tra l’altro è per rispondere a questa esigenza che interviene la MiFID II. La direttiva comunitaria che disciplina i servizi finanziari all'interno dell'Unione Europea e che punta ad una migliore trasparenza e contendibilità del mercato. L’obiettivo è aumentare la tutela per chi investe, grazie a un approccio maggiormente chiaro ed efficiente da parte di intermediari e società finanziarie.La direttiva è entrata in vigore in tutta l'Unione dal 3 gennaio 2018. Spettava poi ai singoli Stati componenti il recepimento delle nuove regole comunitarie nonché l'adattamento della disciplina nazionale.E dopo l’adattamento delle regole, bisogna pretenderne il rispetto.Per saperne di più riascolta l'intervista del segretario generale della Fabi Lando Sileoni a Radio Cusano CampusLeggi anche: Attacco hacker all’Associazione Bancaria Italiana: richiesto un riscatto